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Arte & Cultura

Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: l’entrata ai musei non può essere gratis

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Per il neo-Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano l’entrata gratis ai Musei non regge sul piano economico e rischia di depauperare il valore delle opere.

 di Damiana Cicconetti

“L’Italia è un Paese fin troppo generoso…”: ad affermarlo è il Professor Gennaro Sangiuliano, nuovo Ministro della Cultura del Governo Meloni. “Abbiamo già l’entrata gratuita ogni prima domenica del mese nei musei di tutt’Italia!”. Queste le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Sangiuliano al termine di un’intervista televisiva andata in onda il 1 novembre, rilasciata durante il programma Porta a Porta, condotto da Bruno Vespa su Rai 1.

Non si tratta di affermazioni da poco!

Dunque, il Ministro appare contrario ai musei gratis: così ha fatto intendere al sottosegretario Vittorio Sgarbi, di differente avviso. Perché la proposta di Sgarbi non è destinata a reggere sul piano economico ed è, al contempo, rischiosa… “di deprezzare il valore delle nostre opere…”.

…Considerazioni forti, visto il successo di iniziative statali come quella delle prime domeniche del mese gratuite, introdotte fin dal luglio dell’anno 2014 e, poi, riprese in seguito nell’aprile 2022, dopo lo stop alla pandemia.

In effetti, la prima domenica di novembre gratuita, appena conclusasi, ha fatto registrare grande affluenza, sia nei musei che nei parchi archeologici statali: quasi 30 mila i visitatori che si sono recati a Pompei; più di 25 mila quelli che hanno fatto visita al Colosseo; oltre 11 mila le persone che hanno, invece, preferito il Giardino di Boboli e ben 10 mila quelle recatesi, rispettivamente, a Villa Adriana e Villa d’Este. Senza considerare l’affluenza ad altri parchi archeologici, quali Paestum e Velia.

Del resto, l’iniziativa dei giorni gratuiti mensili fissi è condivisa finanche da altre istituzioni europee, addirittura statunitensi: dal MoMA al Louvre, fino al Pergamon di Berlino.

Eppure, sebbene molto si sia discusso on line ed anche off-line, il neo-Ministro della Cultura non ha, di certo, espresso l’intenzione di apportare modifiche a detta gratuità. Di contro, ha solo desiderato ribadire punti su cui è, del resto, impossibile non essere concordi: Pagare il biglietto è utile a sostenere i costi e le spese di manutenzione sostenute dai musei italiani…”. 

Né può essere sottovalutata un’altra rilevante quaestio: non far pagare del tutto l’accesso ai musei è sbagliato, perché “depaupera il valore del nostro patrimonio culturale, oltre a  porre un problema di risorse, visto che lo Stato italiano incassa ogni anno circa 250 milioni di Euro dai biglietti dei musei…”.

Ecco perché il Ministro della Cultura non si è potuto esimere dal far emergere queste indiscutibili verità.

Sta di fatto che Gennaro Sangiuliano non ha intenzione di modificare alcunché, continuando a garantire quel che è già in vigore oramai da molti anni.

Nessun timore, quindi, perché continuerà a vigere la gratuità per i ragazzi fino ai 18 anni, l’ingresso a 2 Euro per chi ne ha fino a 25; le agevolazioni per le Categorie Protette e per eventuali “accompagni”; da ultimo, la gratuità ogni prima domenica di ciascun mese per la quale così tanto si è erroneamente temuto.

…Gratuità confermata proprio il 6 novembre, con parchi archeologici e musei aperti gratuitamente in tutta Italia. 

Il Ministro della Cultura ha, inoltre, fatto notare che “siamo la prima super-potenza culturale del pianeta…”. Pertanto, “non si potrà non attingere con onestà ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza…”, tanto più che è suo precipuo compito adoperarsi per la diffusione della cultura…”, che “se ben utilizzata e resa fruibile, è fattore di incremento di vari punti del PIL…”.

Ecco perché su tanti e tali programmi la nuova squadra di governo concorda unanimemente: l’utilizzo del PNRR sarà, quindi, un tema molto osservato, sì dall’intero Paese ma, in primis, dagli operatori del mondo della cultura. Perché non si possono, senza dubbio, dimenticare le spaventose lacune ministeriali e museali in termini di concorsi, turn-over e selezione di personale qualificato.    

“Il mio sogno? Far sentire gli italiani di oggi all’altezza del loro passato…”: ha sostenuto con orgoglio Gennaro Sangiuliano che, poi, ha espresso ancor più chiaramente le sue intenzioni: “Aprire la cultura alla partecipazione di tutti gli italiani, che si devono sentire eredi di una grande tradizione, quella del Rinascimento, dell’Umanesimo e del mondo greco-romano. Senza dimenticare il Diritto. Perché, oltre alla cultura materiale, c’è anche quella immateriale che dobbiamo rilanciare… Letteratura, Poesia e, per l’appunto, Diritto…”.

“Sogno…” – ha, infine, concluso – “…Di tornare a far emergere tutto questo in un percorso da costruire, pietra su pietra, cercando di produrre risultati…”. E tra i molti sogni, oltre a rammentare il restauro di Palazzo Fuga a Napoli: “…Opera importantissima, da tanti anni abbandonata…”, non dimentica “i giovani e nuovi concorsi a loro mirati…”.

Perché, se non si agirà in tal senso, gallerie prestigiose, quali gli Uffizi di Firenze, rischieranno di restare chiuse proprio nei giorni in cui l’affluenza non deluderebbe.

Lo stesso Direttore degli Uffizi Erik Schmidt da anni chiede rinforzi al Ministero, visto che l’assunzione di nuove risorse umane non è competenza dei singoli musei, dotati di parziale autonomia, bensì degli uffici centrali del Ministero.

Ecco perché il Ministro Sangiuliano è pronto ad adottare interventi atti ad invertire la prassi consolidatasi in questi anni: “Ho in programma concorsi da bandire e assunzioni a tempo determinato. Il mio impegno è incrementare la pianta organica dei Musei, puntando soprattutto sui giovani, che sono nativi digitali e hanno una formazione importante dalle nostre Università, spesso ben superiore a quella di altri Paesi…”.

Pensieri che fanno ben sperare.

Un augurio, dunque, al nuovo Ministro della Cultura, affinché riesca a realizzare progetti sì preziosi

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