Arte & Cultura
Il libro, la lettura e la cultura al centro della vita cittadina. Questo è Vibo Valentia Capitale del Libro 2021
“Noi cominciamo a voltare pagina e speriamo che anche le future amministrazioni ci seguano su questa strada a prescindere dall’appartenenza politica“. La città sotto la guida di una donna, Maria Limardo
Vibo Valentia è Capitale del libro 2021. Con un passato da far invidia a molte delle principali città europee e un presente apparente di “ritardi e difficoltà culturali”, dipinta dai media come la cenerentola d’Italia, una città che stava per mettere in vendita la propria Biblioteca ma un manipolo di cittadini e un’associazione non lo permisero. Anche se chi “informa”, spesso, ne dimentica l’esistenza molte sono le realtà positive che lavorano quotidianamente per il miglioramento culturale della città. Ma “nemo propheta in patria”…
Dal suo insediamento Maria Limardo, prima donna sindaco con tre grandi passioni, famiglia, toga e politica, ha sempre puntato al riscatto ed al rilancio culturale della città, alla moltiplicazione di luoghi per ed in cui fare cultura e scongiurando ogni perplessità ha puntato dritta ad un sogno. “Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso.” disse Nelson Mandela e dopo aver trattenuto il fiato nell’attesa della selezione tra le finaliste, l’abbiamo vista sciogliersi in lacrime all’annuncio del ministro Dario Franceschini.
Ora quello che si scorge nei suoi occhi è la determinatezza che le è propria, ma che era stata offuscata dalle tristi vicissitudini che sembravano seppellire la città.
Ritengo sia bellissimo che, oltre le significative finalità del progetto, si sia scelto di far cooperare e lavorare tutte le realtà culturali del territorio, un territorio nel quale forse ha giocato a discapito il concetto diffuso del “dividi et impera”, che ci auguriamo venga messo da parte in questa occasione nella quale un importante progetto ed un importante finanziamento sarà gestito direttamente dall’amministrazione comunale e quindi “super partes”. Prima di tutto i nostri auguri, poi le chiedo subito, qual è stata la prima sensazione provata?
Una gioia immensa, un’emozione che mi accompagnava da giorni per essere riusciti ad essere fra i sei finalisti. Ecco il perché della mia esplosione di felicità all’annuncio del nome di Vibo Valentia, vincitrice di Capitale del libro 2021 da parte del Ministro Franceschini. Quando abbiamo ascoltato le prime parole della motivazione abbiamo compreso che potevamo essere noi perché riprendevano l’inizio del nostro progetto, ma abbiamo atteso che il Ministro pronunciasse il nome della Capitale del libro, vincitrice, per esplodere in un urlo di gioia accompagnato dalle mie lacrime di commozione. Era il riscatto dell’intera città, era la vittoria di Vibo! Come non emozionarsi?
La seconda fase della parte progettuale deve ancora partire, mancano infatti le linee guida del Ministero. Abbiamo letto del coinvolgimento di tutte le Biblioteche del territorio, quindi anche quella comunale cui i cittadini sono particolarmente legati, delle istituzioni culturali e delle maggiori espressioni intellettuali della Regione. Pensa che il progetto manterrà la sua integrità per quanto riguarda i soggetti attuatori?
Cercheremo di attenerci al programma ma, come tutti le progettualità, potrebbero esserci degli imprevisti in corso d’opera e li affronteremo strada facendo. Il Dossier è corposo. Coinvolgeremo enti, istituzioni, scuole, studiosi, associazioni, dando spazio alla lettura per i bambini perché solo se ci si abitua fin da piccoli alla lettura, leggere non sarà solo un dovere scolastico ma diventerà un piacere, una passione. Scriveva Gianni Rodari: “Trasmettere fin dall’infanzia la passione per i libri e l’educazione alla Lettura sono strumenti per l’inclusione, per lo sviluppo della persona e della creatività, per la partecipazione alla società”.
Bellissima l’idea del coinvolgimento di tutte le altre Città che leggono della Calabria, la promozione delle pratiche di letture ad alta voce e l’organizzazione di corsi di formazione nel settore culturale. Un progetto che, per vastità, dà da pensare ad uno sviluppo su più annualità e una prosecuzione con “vita propria”. Ritiene che le attività proseguiranno indipendentemente dai finanziamenti?
Questo anno sarà il banco di prova per questa città, la dimostrazione di poter crescere lungo questo percorso. In Calabria e nella nostra provincia si legge poco, nonostante gli sforzi fatti da enti, associazioni, librerie, editori. Il nostro intento è quello di aumentare la percentuale dei lettori. La cultura deve essere “il pane”, in tutti i sensi, per questo territorio. Già siamo partiti con un ricco programma per il Maggio dei libri 2021 e come ogni anno il libro sarà protagonista di vari eventi. Nel 2019 avevamo iniziato al porto di Vibo Marina “I Tavoli di economia e sviluppo”, interrotti dalla pandemia, che abbiamo, intenzione di riprendere. Ci sono realtà come il Festival Leggere e scrivere di cui siamo partner e Vibook a km zero, festival dell’editoria che si sta imponendo nello scenario culturale della città con le eccellenze calabresi. Quindi sì, si continuerà a promuovere il libro e la lettura
Dono del kit libri per la prima infanzia coinvolgendo i pediatri e realizzazione di piccole raccolte librarie nelle famiglie, coinvolgimento delle istituzioni scolastiche nelle attività promosse dal Cepell, ma anche miglioramento delle biblioteche scolastiche promuovendo l’innovazione tecnologica. Affiancare cartaceo e digitale pur di avvicinare o per completare?
Il kit per i nati è già una esperienza acquisita al patrimonio culturale della nostra città che abbiamo sviluppato meglio nell’idea progettuale. Porteremo dei libri negli studi pediatrici in sinergia con chi accompagna la vita dei bambini dalla nascita fino all’adolescenza e con i genitori coinvolti in questa iniziativa. Sarà potenziato l’utilizzo delle nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento dei giovani. La Pandemia ci ha insegnato che dobbiamo essere pronti a tutto, anche ad utilizzare al massimo l’innovazione tecnologica. Infatti abbiamo continuato a proporre via web varie iniziative culturali di promozione della lettura e abbiamo edito anche un libro “Cosa vedo, sento, dico e … scrivo al tempo di covid 19”, una raccolta di riflessioni e disegni dei bambini delle scuole primarie i cui proventi sono serviti all’acquisto di doni di Natale per le famiglie in difficoltà economiche. Abbiamo coinvolto le istituzioni scolastiche che hanno tutte aderito al Patto per la lettura. Certamente affiancare cartaceo e digitale sarà uno dei nostri obiettivi ma crediamo che il “profumo del cartaceo” quando si entra in una libreria o in una biblioteca,” la bellezza delle mani sporche di inchiostro”, come diceva Montanelli, sia un’altra cosa.
Miglioramento e aggiornamento delle raccolte librarie delle biblioteche cittadine e l’apertura di una biblioteca a Vibo Marina. Digitalizzazione della più ricca e importante biblioteca privata calabrese, la Capialbi. Realizzazione, o meglio completamento, del nuovo teatro cittadino. Ha intenzione di realizzare i sogni dei suoi concittadini in un unico mandato?
E’ una sfida che porteremo avanti con l’aiuto di tutta la città perché bisogna sognare e credere in un futuro migliore ma, questo, sarà realizzabile, come ci spiegava il Sindaco di Matera, con la collaborazione dell’intera comunità. Dacia Maraini scriveva che” si legge per imparare, ma soprattutto si legge per il piacere di farlo” ed è questo in nostro obiettivo principale, far entrare prepotentemente il libro nella vita delle persone. Noi cominciamo a voltare pagina e speriamo che anche le future amministrazioni ci seguano su questa strada a prescindere dall’appartenenza politica perché la cultura è anche economia e sviluppo, un obiettivo che deve essere perseguito da tutti.
Ciò che si legge tra le righe è la ferma volontà di inclusione delle categorie fragili, anziani e disabili, e di contrasto della povertà culturale, inscindibile dal miglioramento sociale. Il riferimento anche all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU, la ciliegina sulla torta?
E’ un obiettivo importante che stiamo già portando avanti con la partecipazione ai bandi regionali e del Cepell, che ci hanno consentito di acquistare attrezzature tecnologiche per disabili per la nostra Biblioteca comunale. Collaboriamo costantemente con la sede dell’UICI locale, che inseriamo nelle nostre attività per un fine di inclusione sociale e nel progetto è prevista l’idea dei “nonni che leggono“ per la lettura ad alta voce. Porteremo con il Bibliobus del Sistema Bibliotecario il libro nei luoghi e nelle famiglie dove il libro di solito non arriva. Coinvolgeremo i migranti. Conoscere la loro cultura e far conoscere la nostra è un obiettivo importante di interazione e integrazione nel tessuto sociale, in uno scambio paritario di culture. La cultura dunque come veicolo prioritario di percorsi d’accoglienza, di buone pratiche e di interculturalità. Matera come Capitale della cultura lo ha fatto, ora ci proviamo con La Capitale del libro.
Noi, attendiamo il momento in cui le attività saranno realmente avviate e vi informeremo dei nuovi sviluppi. Per il momento auguri a Vibo Valentia, Capitale del Libro 2021!