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Diritti umani

Il “Concerto per la Pace”: presentato in esclusiva per l’Italia da Lidu onlus e Pia Opera Universitaria

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Il 10 dicembre, nella Basilica Romana di Sant’Ambrogio e Carlo, Lidu onlus – Lega italiana dei diritti dell’uomo – e Pia Opera Universitaria hanno celebrato la “Giornata Mondiale dei Diritti dell’Uomo”, assegnando prestigiosi premi : “Paolo Ungari” all’onorevole Margherita Boniver; e “Solidarity-DirittiUmani”, all’avv. Paolo Quattrocchi, Andrea Alì e Giampaolo Castellani durante un concerto “unico”

di Damiana Cicconetti

Sabato 10 dicembre, all’interno della meravigliosa Basilica dei SS. Ambrogio e Carlo in Via del Corso n. 437 a Roma, la LIDU Onlus – Lega italiana dei Diritti dell’Uomo –, in collaborazione con la Pia Opera Universitaria, ha celebrato la “Giornata Mondiale dei Diritti Umani”.

La partnership ha organizzato un evento che non potrà non rimanere nella memoria di chi ha avuto l’onore di essere presente: durante la serata si è svolta la cerimonia di premiazione per la consegna del “Premio Paolo Ungari” che, per il 2022, è stato assegnato all’Onorevole Margherita Boniver.

Durante la premiazione si è, al contempo, tenuto un concerto alquanto singolare e, a dire il vero, unico

Perché in un momento tanto difficile quale quello che stiamo vivendo a causa di una guerra che, dal 24 febbraio scorso, è in corso alle porte del nostro Paese e che non poche violazioni dei Diritti Umani ha cagionato e cagiona ancor oggi, il “Concerto per la Pace” della straordinaria Orchestra ucraina Kharkiv Chamber che ha suonato per la voce della Mezzo-soprano italo-russa Maria Ratkova non avrebbe potuto non apparire ancor più straordinario.

Non a caso, il “Premio Paolo Ungari” è stato istituito per ricordare un politico ed intellettuale italiano da sempre impegnato nella difesa dei diritti dei più deboli: un docente di Diritti dell’Uomo; un componente del Consiglio direttivo della Scuola Superiore del Ministero dell’Interno e della Commissione Nazionale dell’Unesco.

Maria Ratkova

Paolo Ungari, in effetti, si è distinto nella LIDU Onlus – Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo – ma, invero, non solo, al punto che il suo insegnamento sui Diritti Umani è, ancor oggi, fin troppo attuale.

Del resto, la LIDU, sin dalla sua costituzione – avvenuta nel 1919 –, grazie a personalità come Ungari, ha continuato a prodigarsi per la Difesa dei Diritti Civili, nel nostro Paese e non solo, oltre ad avere contribuito all’istituzione della stessa ONU ed alla conseguente proclamazione della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo del 1948.

Paolo Ungari… Persona estremamente intelligente e sensibile… Un sostenitore dei Diritti dell’Uomo, oltre che Servitore della Repubblica ma, prima ancora, un grande Amico…”: così lo ha ricordato il Presidente della LIDU Dottor Eugenio Ficorilli, altresì rammentando, con massima commozione, “la sua dedizione, la dirittura morale, l’onestà intellettuale e la perenne ricerca della verità…” Un momento di grande emozione anche per la presenza di Fiammetta Ungari, moglie del compianto e grande difensore dei diritti umani in tutto il mondo .

Altrettanta emozione si è colta nelle parole del Presidente della Pia Opera Universitaria, Dottor Marcello Gentile, certo che eventi così prestigiosi non potranno non proseguire con la LIDU, “vista la condivisione in toto di principi e valori…”.  

Il premio è stato così assegnato, tra plausi e consensi, all’Onorevole Margherita Boniver: Donna che si è distinta in svariate attività e progetti. In primis, nella sezione italiana di Amnesty International, altresì divenendo Presidente della Croce Rossa di Alessandria e Consulente del Vertice Mondiale sulla Povertà e l’Emarginazione, senza peraltro dimenticare il suo impegno in tematiche inerenti l’Immigrazione.

Oltre al “Premio Paolo Ungari” la LIDU Onlus che patrocina i “Premi Solidarity” della Pia Opera Universitaria in collaborazione con la stessa, ha per la prima volta assegnato un riconoscimento per i Diritti Umani all’Avvocato Paolo Quattrocchi, Presidente del Centro Studi Italia Canada Vicepresidente del Capitolo di Roma dell’OSDIA – Order Sons and Daughters of Italy in America, in rappresentanza degli Italiani all’estero “per aver privilegiato la cultura quale strumento di sviluppo delle relazioni e in particolare per l’impegno profuso nel centro studi italia-Canada per la promozione dell’immagine del nostro Paese e la riconciliazione con le popolazioni indigene canadesi”.

Maria Ratkova

A conferire il premio la valente giornalista Tiziana Primozich, oltremodo emozionata… E, invero, giustamente vista la straordinarietà dell’evento. Tanto più in considerazione del luogo in cui si è tenuto…

… Una Basilica che è un trionfo del barocco romano, ricco di marmi, stucchi e affreschi, senza dimenticare la magnifica cupola, tra le più imponenti di quelle presenti nella Capitale.

Insigniti del premio ‘Solidarity’ anche i due imprenditori Andrea Alì e Giampaolo, impegnati nel sociale con le loro attività di impresa.

In un contesto tanto imponente hanno riecheggiato le note perfette dei musicisti ucraini dell’Orchestra Kharciv Chamber e la voce imponente della Mezzo-soprano  Maria Ratkova, nota a livello mondiale, magistralmente dirette dal Direttore d’Orchestra Michele Carasia.

 

Da non dimenticare le ancor più straordinarie voci narranti: del giovane attore Emmanuel Casaburi e di Mohamed El Sayed che hanno sapientemente interpretato brani di differenti religioni, accomunate da un unico intento: “l’illuminazione di ciascuno, nessuno escluso…”.

…Un’illuminazione da intendere come collaborazione: tutti assieme, al fine di ottenere Giustizia e Pace; al contempo pregando tutti insieme, indipendentemente dal proprio credo ma, invero, nel più totale rispetto della propria e dell’altrui libertà. Anzi… UMANITA’!

Questi i pensieri che hanno accompagnato i presenti per l’intera serata e che sono stati espressi con intelligenza e sapiente maestria dal Direttore Artistico Gennaro Colangelo, giustamente fiero di “un evento sì arduo ma perfettamente riuscito…”.  

Una comunione di intenti perché “la Pace è l’unica battaglia che deve essere combattuta per eliminare la guerra…”: come si legge nelle luminarie natalizie che, in questi giorni, illuminano Via del Corso, proprio innanzi alla Basilica di Sant’Ambrogio e Carlo.

Così, in uno scrigno a dir poco meraviglioso, seppur per una sola sera, la magia dell’amore è divenuta realtà: la musica e l’arte hanno unito due popoli in guerra.

Ed a chiusura di un evento tanto speciale, si sono udite le note di Verdi: non a caso un inno religioso, per rivolgere gli animi verso la speranza…

…La speranza di un futuro più roseo, che vada ben oltre la magia di una sola sera.

Credit Photo by Damiana Cicconetti

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