Attualità
Il Centenario dell’Aeronautica Militare italiana

Nel periodo tra le due guerre mondiali l’Aeronautica italiana avviò la propria crescita, mostrando grandi potenzialità ed il valore indiscusso dei piloti italiani, che entrarono nell’epopea del volo.
di Alexander Virgili
Stanno per iniziare, dal prossimo marzo, le celebrazioni per il Centenario dell’Aeronautica Militare italiana, gloriosa Arma che ha dato lustro alle capacità tecniche ed al coraggio italiani.
La sua storia è avventurosa.
Utilizzate già nel 1911 durante la guerra di Libia, le forze aeree italiane registrarono un progressivo e celere sviluppo già con la Prima Guerra mondiale, durante la quale un gruppo di validissimi piloti della Caccia entrò nella leggenda: Baracca, Scaroni, Piccio, Baracchini, Ruffo di Calabria, Ranza, i più noti. Ma è nel periodo tra le due guerre mondiali che l’Aeronautica italiana avviò la propria crescita, mostrando grandi potenzialità ed il valore indiscusso dei piloti italiani, che entrarono nell’epopea del volo. Nei primi anni del dopoguerra l’Arma Azzurra pose le basi per la sua organizzazione e si afferma, verso il grande pubblico, grazie ai numerosi raid e primati di cui gli uomini in azzurro ed i loro mezzi si resero protagonisti, in Italia e nel mondo, costruendo parte della storia del volo mondiale. Tra i tanti eventi è giusto ricordare il volo Roma-Tokio, nel 1920, i cui protagonisti furono Arturo Ferrarin e Guido Masiero.
Il 28 marzo 1923 fu ufficialmente costituita la Regia Aeronautica come Forza Armata autonoma, da tale data lo sviluppo dell’aviazione conobbe in Italia un nuovo impulso: l’aeroplano incarnò il modello di modernità, eroismo, capacità di imprese assolute, propugnato dal regime fascista. Nel 1925, Francesco De Pinedo e il motorista Ernesto Campanelli volarono per 55mila chilometri, da Sesto Calende a Melbourne, a Tokio e poi a Roma. Due anni dopo, De Pinedo, Carlo Del Prete e Vitale Zacchetti compirono una crociera di 46.700 chilometri sul percorso Elmas-Porto Naval -Rio De Janeiro -Buenos Aires -Asunciòn -New York -Terranova-Lisbona-Roma. Nel 1926 e nel 1928 le storiche imprese di Umberto Nobile al Polo Nord, segnarono involontariamente il culmine e poi il declino dei dirigibili.
Il Ministro dell’Aeronautica Italo Balbo si rese promotore di lunghi raid collettivi, quali la Crociera del Mediterraneo Occidentale (maggio – giugno 1928) realizzata da una formazione di 61 idrovolanti da Orbetello alla penisola iberica e ritorno. Mentre l’anno seguente, dal 5 al 19 giugno, fu la volta del Mediterraneo Orientale: 35 idrovolanti toccarono Taranto, Atene, Istanbul, Varna, Odessa, Costanza. Si organizzò quindi la prima traversata dell’Atlantico in formazione, fino al Brasile, impresa guidata dallo stesso Balbo (dal 17 dicembre 1930 al 15 gennaio 1931) sino a Rio de Janeiro. Alcuni anni dopo, nel 1933, seguì la trasvolata dell’Atlantico fino agli Stati Uniti, sempre guidata da Balbo. Queste traversate, risultato di una preparazione meticolosa, segnarono il passaggio dal periodo pionieristico dell’aviazione a quello moderno, dove il volo cessa di essere espressione dell’iniziativa individuale e diventa il prodotto di un’accurata programmazione e di un lavoro di squadra. In questa prima fase di vita ed espansione, la Regia Aeronautica Italiana ottenne ben 33 degli 84 primati indicati dalla Federazione Aeronautica Internazionale.
Saltando ai nostri giorni, la stima e le capacità riconosciute internazionalmente all’Aeronautica italiana hanno fatto sì che, negli scorsi mesi, la nostra Aeronautica Militare abbia avuto la responsabilità di garantire e integrare la Difesa Aerea di ben sei Paesi NATO contemporaneamente: Slovenia, Albania, Estonia, Lettonia e Lituania oltre, ovviamente, all’Italia. Mentre da maggio a luglio 2022 l’Aeronautica italiana ha assicurato lo spazio aereo islandese.
Come sempre non solo teatri bellici, quest’anno è il 62° dalla costituzione delle Frecce Tricolori, ovvero il 313º Gruppo Addestramento Acrobatico, tra i più noti ed apprezzati gruppi acrobatici del mondo. La prima scuola di volo acrobatico italiana era stata fondata nel 1930 dal Comandante del 1° Stormo Caccia dal Colonnello Rino Corso Fougier, mentre l’attuale Pattuglia Acrobatica Nazionale fu fondata il 1° marzo del 1961 per iniziativa del Maggiore Mario Squarcina. Le Frecce Tricolori sono attualmente la formazione acrobatica che ha vinto il maggior numero di riconoscimenti internazionali.
Non ultime, le numerose missioni di soccorso in tempo di pace, infatti i Reparti di volo dell’Aeronautica Militare sono a disposizione della collettività 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, con mezzi ed equipaggi in grado di operare, anche in condizioni meteorologiche molto avverse. Numerosissime le missioni di soccorso salvavita per trasportare persone o materiali di emergenza sul territorio nazionale, ma anche in mare od in collaborazione con mazzi di soccorso di altri Paesi vicini. Solo nello scorso anno ci sono state 98 missioni di trasporto sanitario d’urgenza e di tipo umanitario, voli salva-vita per il trasporto di organi, di equipe mediche o a favore di cittadini bisognosi di cure imminenti in strutture ospedaliere specializzate. 79 gli interventi di ricerca e soccorso di persone gravemente ferite, disperse o in pericolo di vita in zone impervie di montagna o in mare. Inoltre, 27 interventi a favore della Campagna Antincendi Boschivi, che ha visto Centri C.S.A.R. (Combat Search and Rescue) dell’Aeronautica concorrere allo spegnimento dei roghi, a tutela della popolazione e dell’ambiente, in sinergia con le Agenzie e Corpi dello Stato.
Un impegno encomiabile, altamente professionale, tecnologicamente all’avanguardia, organizzativamente efficiente. Un centenario che con le sue varie iniziative programmate sarà una occasione per conoscere, condividere ed apprezzare l’Aeronautica Militare italiana.