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Ambiente & Turismo

Il Carnevale di Viareggio e i suoi spettacolari carri allegorici

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La prima sfilata di carrozze addobbate nella storica Via Regia risale all’anno 1873 ed è ancor oggi a Viareggio che il famoso Carnevale, con spettacoli divenuti noti in tutto il mondo ed in cui si ammirano carri di cartapesta realizzati da ineguagliabili Maestri-costruttori

 di Giordana Fauci

La prima sfilata di carrozze addobbate a festa per il Carnevale si è svolta il 25 febbraio dell’anno 1873, giorno di Martedì Grasso, nella storica Via Regia, cuore della città vecchia dell’attuale Viareggio, nota località balneare in provincia di Lucca, in Toscana: la fonte di questo evento, conservata presso l’Archivio Storico di Lucca, è il manifesto de La Società di Carnevale, contenente il programma dettagliato di quella prima festa, con data 8 febbraio 1873.

Ed è da allora che Viareggio continua ad essere luogo di richiamo di non pochi turisti, provenienti da ogni parte del mondo, proprio per assistere alle meravigliose sfilate di carri organizzate nel periodo di Carnevale.

…Perché da allora il Carnevale di Viareggio si è talmente sviluppato da essere divenuto uno degli eventi più spettacolari al mondo.

La fama del corso mascherato di Viareggio, a dire il vero,  è cresciuta di pari passo con la crescita delle dimensioni dei suoi carri allegorici: veri e propri monumenti modellati da scultori locali che, in Darsena, li realizzavano nei cantieri navali, all’inizio in legno e juta.

Ed è a Viareggio che, a tutt’oggi, finiscono le notizie dei giornali del mondo intero, perché per realizzare i carri non si utilizzano più legno e juta, bensì  tonnellate di fogli di giornale, poi impastati con la colla più semplice e naturale che esista, fatta con acqua e farina.

…Perché la materia prima dei carri di Carnevale è divenuta la cartapesta, o meglio la carta a calco.

…Cartapesta magistralmente trasformata e con la quale i Maestri costruttori viareggini realizzano le festose macchine del Carnevale.

Un settore che occupa 25 ditte artigiane, con più di mille dipendenti.

Lavoratori unici e che, in molti casi, sono figli d’arte che hanno ereditato dai padri e dai nonni i segreti di un mestiere sì unico al mondo.

La cartapesta, in effetti, è stata inventata dal pittore e costruttore viareggino Antonio D’Arliano nel 1925 che ha, così, permesso di realizzare opere sempre più grandi ma, allo stesso tempo, leggere.

Pertanto, modelli in creta, calchi in gesso, carta da giornale e colla realizzata con acqua e farina rappresentano gli ingredienti del più grande spettacolo al mondo nel suo genere.

…Uno spettacolo che ha alla base la filosofia del recupero e del riciclo, attraverso una tecnica manuale oltremodo unica.

…Perché è grazie alla cartapesta che i costruttori viareggini possono realizzare veri e propri teatri viaggianti: carri alti 20 metri e larghi 12 che non possono non stupire il pubblico coi loro straordinari effetti coreografici.

…Perché l’impatto scenografico, la cura nella modellatura e nella colorazione, la musica ed il brio dei figuranti a bordo, uniti alla spettacolarità dei movimenti che sfidano le leggi della fisica, rendono quei carri davvero spettacolari, prima ancora che unici.

E di eventi simili, nel tempo ne sono sorti altri: sia in Italia che nel resto del mondo: sì belli ma non certo quanto quello che si svolge a Viareggio, dove, ogni anno, alla fine delle sfilate, una selezionatissima giuria stila la classifica di merito, decretando il vincitore e i vinti.

Del resto, la particolare tecnica, applicata dagli artisti anche in altri settori, quali quello della scenografia e finanche dell’arredamento e dell’oggettistica, è di facile impiego; usata, perciò, nelle scuole, dalla materna alle superiori, come forma di linguaggio espressivo autonomo.

…Una tecnica che permette l’unione di più temi: dall’ideazione dei soggetti alla struttura portante, dalla modellatura in creta alla formatura in gesso, dall’applicazione della carta alla colorazione.

Ed è indubbio che, in una società sempre più computerizzazione come la nostra, la tecnica della cartapesta non possa non valorizzare la creatività, privilegiando l’operatività manuale, e, più in particolare, l’insegnamento dell’uso e del recupero di un materiale “usa e getta” col quale poter creare siffatte opere.

…Opere d’arte che è possibile ammirare in un luogo altrettanto magico: mentre sfilano sul Viale a mare di Viareggio comunicando, con le loro immagini grottesche, null’altro che sorrisi e buon umore, anche quando fanno riferimento ad eventi politici, invero satirici, perché buon umore e sorrisi devono contraddistinguere la festa.

Opere d’arte che, con maestria e sapienza, vengono create nella Cittadella da favolosi artigiani-artisti, invero Maestri per eccellenza nella produzione dei carri.

Ed è, indubbiamente, questo il motivo per cui il Carnevale di Viareggio è, ancor oggi, un evento grandioso: ricco di arte, tradizione, spettacolo e cultura.

…Uno spettacolo che affascina il pubblico di tutto il mondo e che dura per un intero mese, tra feste rionali e private, diurne e notturne; mentre i mastodontici carri continuano a rimanere i protagonisti indiscussi, nelle loro sfilate, tra veglioni in maschera e il susseguirsi di rassegne di ogni genere, fino alla fine del Carnevale che fa sognare non solo i più piccoli ma finanche gli adulti.

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