Italia
I castelli del ducato di Parma e di Piacenza
Rivivere fiabe ed antiche tradizioni visitando i 13 castelli dell’Associazione “Castelli del Ducato di Parma e Piacenza”
Di Francesca Rossetti
Parma, 9 ottobre- Da sempre il castello è per antonomasia sinonimo di fiabe ed antiche tradizioni che è possibile rivivere ancora oggi visitando i bellissimi 13 castelli dell’Associazione “Castelli del Ducato di Parma e Piacenza”. Ecco una breve panoramica dell’itinerario storico. La Fortezza di Bardi, arroccata da oltre mille anni su una rupe di diaspro rosso, è una delle strutture difensive più emblematiche della zona e ospita il Museo della Civiltà Valligiana e un nuovo mini Museo della Flora, della Fauna e del Bracconaggio. I visitatori possono percorrere i lunghi camminamenti di ronda a strapiombo sulle vallate, attenti a non incrociare quel fantasma di cui alcuni assicurano aver riscontrato la presenza. Il Castello di Compiano, a pianta pentagonale irregolare con tonde torri alla piacentina, si trova sul crinale di un colle che domina il fiume Taro ed i collegamenti tra l’Emilia, la Toscana e la Liguria. Accoglie la collezione Orizzonti Massonici e il nuovo Museo Enogastronomico, con oggetti che caratterizzavano le cucine della Valle tra la fine dell’800 e l’inizio del 900: strumenti e attrezzi legati alle antiche produzioni artigianali di prodotti locali della Valtaro e della provincia di Parma. Il Castello Pallavicino dell’ antico borgo di Varano De Melegari, nella valle del Ceno, venne eretto nel 1208 sopra uno scoglio di arenaria, su un preesistente castrum romano. Presenta una particolarità architettonica che lo rende unico nel suo genere: tre delle quattro torri sono allineate sul lato che guarda verso il fiume mentre il mastio è posizionato sullo spigolo nord, verso la strada, e l’ingresso è collocato su di un fianco della torre centrale. Il percorso di visita include corte interna, salone e scalone d’onore, camminamenti di ronda, prigione del Bentivoglio, ponte levatoio e cucine del castello. Il Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino è il più antico della provincia di Parma ed è ancora abitato. Merlato alla ghibellina, proteggeva le saline della zona ed è situato in un suggestivo borgo medioevale, sulle colline vicino a Salsomaggiore Terme. Ospita l’esposizione permanente della maestosa tavola imbandita “alla russa” e conserva importanti soffitti seicenteschi a cassettoni decorati, affreschi rappresentanti scene mitologiche e un prezioso soffitto del Quattrocento che narra le imprese araldiche e familiari dei Pallavicino. Due suites di charme accolgono gli ospiti che desiderano soggiornare in un contesto esclusivo e ricco di storia. La Rocca Sanvitale di Fontanellato conserva ancora mobili in stile e suppellettili d’epoca ed è famosa per l’Affresco del Parmigianino nella Saletta di Diana e Atteone del 1524. Da non perdere la visita all’unica Camera Ottica ancora in funzione in Italia, creata per spiare i sudditi all’esterno del maniero. La Rocca Meli Lupi di Soragna è un’elegante dimora circondata da un romantico giardino all’inglese con piante secolari,dove si trovano il laghetto con l’Isola dell’Amore, numerose statue neoclassiche e alcune serre. DellaRocca dei Rossi di San Secondo si visitano solo alcune stanze, tra le quali la famosa Sala delle Gesta Rossiane. Suggestivo ed unico al mondo il racconto, in 17 riquadri affrescati, del romanzo di Apuleio “Le Metamorfosi o l’Asino d’Oro”. Il Castello di Roccabianca fu fatto costruire da Pier Maria Rossi per l’amata Bianca Pellegrini, da cui il nome. Ospita nelle antiche cantine il Museo della Distilleria e le stanze di stagionatura dei Culatelli. Nelle giornate più limpide dal mastio si riesce a vedere il Torrazzo di Cremona. L’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense è una roccaforte gentile affacciata sul Po, sede di un ristorante, delle più antiche cantine d’Italia per la stagionatura dei Culatelli e di un elegante albergo. La Reggia di Colorno, dove visse Maria Luigia D’Austria, è conosciuta come la “piccola Versailles” del Parmense. Conta 400 sale, corti interne, un osservatorio astronomico e un grande giardino alla francese con oltre 200 specie di piante e fiori ed è sorvolabile anche con la mongolfiera. La Rocca di Sala Baganza si trova sui primi colli dell’Appennino. Nelle sale una mostra permanente di scultura, fuori un bel giardino. Il Castello di Montechiarugolo domina il torrente Enza ed è un importante esempio italiano di connubio tra architettura fortificata e dimora signorile con sale affrescate. Circondato da giardini abbelliti dalle statue settecentesche si dice sia abitato dal fantasma della Fata Bema. Il Castello di Torrechiara è uno tra i più importanti esempi di architettura fortificata italiana, con tre cerchia di mura e quattro torri angolari.
Per info: www.castellidelducato.it