Politica
Gutgeld: con centrale acquisti in sanità risparmio medio del 23%

Incontro con la Conferenza delle Regioni il 9 novembre sull’attività svolta dai soggetti aggregatori
La centralizzazione degli acquisti in sanità ha permesso un “risparmio medio del 23 per cento. Sono risultati molto importanti”. Lo rileva Itzhak Yoram Gutgeld, commissario per la revisione della spesa pubblica, che è intervenuto nel corso della Conferenza delle Regioni del 9 novembre sull’attività svolta dai soggetti aggregatori.
Gutgeld spiega che l’incontro con le Regioni “aveva per tema proprio il sistema delle centrali di acquisto e devo dire che la supposta efficienza di alcuni territori rispetto ad altri è un po’ un mito. Dall’anno prossimo – ha concluso Gutgeld – inseriremo negli acquisti nuove categorie”.
Si tratta di gare per “decine di miliardi” e dunque i risparmi saranno per “miliardi e serviranno per la sanità per avere più risorse per finanziare l’innovazione”.
Gutgeld ha inoltre sottolineato che oltre ai risparmi è stata garantita la qualità: “su ogni categoria abbiamo creato dei gruppi di lavoro di professionisti con i quali sono state definite le linee guida”.
Pertanto “la centrale unica di acquisto in sanità sta funzionando molto bene e al momento il risparmio medio si attesta al 23%, quindi direi un valore piuttosto importante”.
“I risparmi che si riescono a fare in questo ambito – chiarisce Gutgeld – vengono reimmessi subito per migliorare il sistema degli acquisti, l’efficienza e l’innovazione in generale”.
“Noi andiamo avanti con questo sistema e dall’anno prossimo il sistema sarà allargato ad altre categorie” con un Dpcm che arriverà “entro fine anno”.
Quindi Gutgeld evidenzia come i risparmi ci siano in ogni settore, “in realtà differenze di prezzo ci sono in tutte le Regioni. La leggenda che alcune regioni sono molto, molto efficienti altre no è un mito”.
“In realtà – aggiunge il commissario alla revisione della spesa – in tutte le Regioni, al Nord, al Sud e al Centro, lo stesso prodotto veniva comprato da diversi ospedali, a pochi chilometri di distanza, tra prezzi che variano su un prodotto da 300 a mille euro”.
Fonte: regioni.it