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Cinema & Teatro

Golden Globe 2020: i vincitori

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Il comico inglese Ricky Gervais che ha condotto la serata, non ha risparmiato i presenti della sua satira pungente.  “Premi alla carriera” a Tom Hanks per la categoria cinema e a Ellen DeGeneres per la sua carriera televisiva.

di Ilaria Carlino

La sera del 5 gennaio 2020 si è svolta al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills,  la 77esima edizione dei Golden Globe, una delle più importanti premiazioni in ambito cinematografico e televisivo. Ciò che la distingue è il classico menù con cui affascina gli ospiti, che partecipano allo spettacolo seduti a tavola gustando la propria cena insieme ad altri artisti.

Presentatore ufficiale della serata il comico inglese Ricky Gervais alla sua quinta e ultima conduzione che non si può dire non abbia spruzzato pepe per tutto il corso della serata: difatti, è stato al centro del galà quasi quanto gli artisti non risparmiando battute ironiche, alcune ritenute anche fuori luogo, per tutta la sera dopo aver aperto lo spettacolo con un controverso monologo in cui, con una premessa, ha annunciato alla platea che non avrebbe risparmiato nessuno, e così è stato. Una delle tante “freddure”, prima di annunciare l’attrice Sandra Bullock, è stata: “La prossima presentatrice ha recitato in Bird Box, un film in cui le persone per sopravvivere fanno finta di non vedere. Esattamente come avete fatto voi con Harvey Weinstein”. Commento ironico con chiaro riferimento alla vicenda Weinstein che dall’anno scorso è stata al centro delle polemiche per lo scandalo che coinvolse il celebre produttore a seguito di denunce per molestie sessuali a danno di molteplici donne dello spettacolo e che oggi è citato in giudizio.

Una serata ricca di storia del cinema con una lista partecipanti degna di nota. Da Robert De Niro ad Al Pacino e da Brad Pitt a Leonardo Di Caprio. Ma chi sono stati i fortunati vincitori? Una sfida davvero grossa dato tutte le eccellenze in gara quest’anno.

Per quanto riguarda il cinema, nella categoria “Miglior film”, a sorpresa come miglior film drammatico sbanca “1917” di Sam Mendes, battendo candidature di tutto rispetto come “Joker” di Phillips, e i tre prodotti Netflix “Marriage story”, “I due papi” e il tanto atteso “The Irishman” di Scorsese, che a sorpresa non si è aggiudicato nessuna statuetta, nemmeno una candidatura per Robert De Niro. La pellicola vincitrice che come suggerisce il titolo è ambientata durante la seconda guerra mondiale, racconta gli aspetti più terribili della guerra di trincea insieme al coraggio eroico dei due protagonisti capaci di sopportare le terribili vicissitudini che richiede la loro missione. Per quanto riguarda la sezione commedia o musicale il premio se l’è aggiudicato “Once upon a time.. .in Hollywood”, la nuova acclamata opera di Quentin Tarantino con Leonardo Di Caprio, Brad Pitt e Margot Robbie, che si è guadagnato anche quello per la migliore sceneggiatura: il film rivive una prospettiva della Hollywood degli anni sessanta mescolando le vicissitudini dell’attore Rick Dalton (interpretato da Leonardo Di Caprio) con quelle della famiglia Polanski.

“Miglior film in lingua straniera” la non – sorpresa “Parasite”, opera sud coreana del regista Bong Joon-ho già vincitrice della palma d’oro al Festival di Cannes. La pellicola, insieme al “Joker” di Todd Phillips, esplora l’umiliazione del povero che si scatena in rabbia distruttiva, una “rivolta contro le élite”.

Nella categoria “Miglior attore protagonista” il premio per miglior attore in un film commedia o musicale è stato vinto da Taron Egerton per la sua interpretazione di Elton John nel film “Rocketman”, battendo il temutissimo candidato Leonardo di Caprio, mentre la statuetta per miglior attore in un film drammatico è stata consegnata a Joaquin Phoenix per aver interpretato “Joker” nel campione d’incassi di Todd Phillips.

Si passa alla categoria “Miglior attrice protagonista” dove a primeggiare sono state Rénee Zellweger per il suo ruolo nel film drammatico “Judy” e la cantante e attrice Awkwafina nella sezione commedia o musicale per “The Farewell- una bugia buona”.

I premi per Miglior attore e attrice non protagonista sono stati vinti da Brad Pitt per la pellicola di Tarantino “Once upon a time.. in Hollywood” e da Laura Dern per “Marriage story”.

Per quanto riguarda la televisione trionfano le serie “Succession”, “Fleabag” e la già acclamata miniserie “Chernobyl”; nella sezione Miglior attore e attrice protagonista in una serie drammatica/commedia o musicale  troviamo Brian Cox (Succession), Olivia Colman (The Crown), Ramy Youssef (Ramy), Phoebe Waller Bridge (Fleabag), Russel Crowe (The Loudest Voice) e Michelle Williams (Fosse/Verdon). Le statuette  per Miglior attore e attrice non protagonista sono state assegnate a Stellan Skarsgard (Chernobyl) e a Patricia Arquette (The Act).

Infine, sono stati consegnati i famosi “premi alla carriera” consegnati rispettivamente a Tom Hanks per la categoria cinema e a Ellen DeGeneres per la sua carriera televisiva.

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