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Arte & Cultura

Giovanni Bellucci, uno dei più grandi pianisti Lisztiani della storia  si racconta ad  Ether il quinto elemento

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Nel corso della conversazione, Bellucci ha raccontato i suoi esordi, la sua passione sbocciata da adolescente che poi l’ha visto completamente votato alla musica e alla ricerca della perfezione che l’hanno portato ad essere uno dei punti di riferimento tra i pianisti del nostro tempo.

di Antonio Martinelli Carraresi

Ether, il quinto elemento, il podcast di Canale Europa tv condotto da Isabel Russinova con Tiziana Primozich e Macri Martinelli Carraresi, rispettivamente direttrice e redattrice di The Daily Cases, il web magazine aperto anche agli italiani all’estero, ha incontrato Giovanni Bellucci, uno tra i più grandi pianisti contemporanei che l’autorevole rivista Diapason inserisce nella top ten degli esecutori Lisztiani della storia, accanto ad Arrau, Brendel, Zimerman. Il suo percorso lo ha visto collaborare con le più grandi orchestre internazionali, come ad esempio, per citarne alcune, La Dallas Symphony BBC Philarmonic, Russian Philarmonic Moskow, Orchestre National d’Ile de France,  Sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e tante altre  dello stesso prestigio e nei più importanti teatri e festival di tradizione del mondo.

Nel corso della conversazione, Bellucci ha raccontato i suoi esordi, la sua passione sbocciata da adolescente che poi l’ha visto completamente votato alla musica e alla ricerca della perfezione che l’hanno portato ad essere uno dei punti di riferimento tra i pianisti del nostro tempo. Le Monde, nell’annunciare la sua vittoria al World Piano Master Competition di Montecarlo nel 1996 così si è pronunciato:  “Bellucci ci riporta  all’età d‘oro del pianoforte.” Grandi successi e soddisfazioni continuano ad alimentare la  sua grande passione per la musica e in particolare per il pianoforte con il quale vive in perfetta simbiosi. Continuando nelle tante citazioni che lo riguardano è da ricordare quella del critico e musicologo Piero Rattalino, “Bellucci è una forza della natura scatenata, una forza enorme e palpitante”, ed è così, infatti ogni sua esecuzione ci fa pensare quasi ad una sorta di transfert con i grandi compositori che Bellucci ricerca ed anima.   Alla domanda “quanto conta il talento e quanto lo studio e la preparazione e quanto la passione per un’artista? E quale consiglio può dare ai giovani?” Bellucci, con la purezza che i grandi artisti sanno conservare, non ha dubbi, seguire le proprie inclinazioni ed assecondare il talento che, quando c’è veramente si rende presente in maniera inequivocabile.

Tanti i progetti sui quali il grande pianista sta lavorando,  concerti, teatro, pubblicazioni come ad esempio il cofanetto contenente  cinque Cd , Beethoven / Liszt , the 9 Symphonies.

Per scoprire di più ecco l’intervista integrale che ha rilasciato a Ether, il quinto elemento.

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