Ambiente & Turismo
Giornata mondiale dello spreco alimentare
Benvenuti (Ecoitaliasolidale): Di fatto si produce più cibo di quello consumato e invece di essere utilizzato viene trasformato in rifiuto.
Da tempo è alla ribalta il tema dello spreco alimentare, un problema planetario ma anche del nostro Paese. Anzi quest’anno l’allarme è ancora più evidente, infatti ad oggi finisce nella spazzatura 13 miliardi di cibo e si passa da 75 grammi di cibo a testa ogni giorno del 2023, a quasi 81 grammi di quest’anno, in pratica oltre mezzo chilo in più a settimana.
Uno spreco che vale in Italia circa 15 miliardi di euro all’anno, circa un punto di Pil, nelle case degli italiani infatti si buttano circa 6 miliardi di euro di alimenti ogni anno, a cui vanno aggiunti 9 miliardi di euro dello spreco di filiera.
È’ quanto ha dichiarato Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista ECOITALIASOLIDALE.
Ogni anno, nel mondo, lo spreco alimentare ha raggiunto la cifra record di 400 miliardi di dollari. Si gettano 1,3 miliardi di tonnellate di cibo che rappresentano 1/3 della produzione mondiale, mentre 795 milioni di persone nel mondo soffrono la fame. Di fatto si produce più cibo di quello consumato e invece di essere utilizzato viene trasformato in rifiuto.
Ed intanto ogni 13 secondi, un bambino muore per fame o per una malattia legata alla fame.
Le proporzioni sono enormi, perché le cause oltre ai conflitti sono da ricercare nelle condizioni climatiche e ambientali. Il cibo sprecato vale l’8% delle emissioni globali di gas serra.
Peraltro se da una parte si muore di fame, nel mondo vi sono 672 milioni che soffrono di obesità ed oltre 1,3 miliardi sono le persone in sovrappeso.
Ricordo sempre – prosegue Benvenuti- che non consumare un litro di latte, lasciandolo scadere nel proprio frigorifero, vuol dire aver sprecato oltre 1.000 litri di acqua, necessaria alla produzione di tale alimento.
Come ECOITALIASOLIDALE – prosegue Benvenuti- siamo a lavoro per istituire un tavolo tecnico per discutere di tale tematica, e stiamo programmando un convegno nazionale al termine del quale verranno sottoposte alle Istituzioni misure concrete da adottare nel nostro Paese in materia di spreco alimentare.
Ribadiamo l’importanza di accorciare la filiera della distribuzione e vendita dei prodotti preferendo prodotti a Kilometro zero, considerando che mediamente consumiamo alimenti che percorrono 1.700 chilometri prima di arrivare sulle nostre tavole. E’ urgente trovare soluzioni concrete per evitare questo spreco di cibo e nel contempo aiutare l’economia locale.
Infine siamo pronti con questo Governo a chiedere al Ministro dell’Ambiente e al Ministro dell’Istruzione di avviare concretamente, come più volte annunciato, nelle scuole italiane la materia di studio sull’Educazione ambientale, compresa la nostra proposta di inserire – conclude Benvenuti- nella stessa materia anche l’educazione alimentare per interessare-sensibilizzare sia le giovani generazioni che le famiglie italiane.