Attualità
Giornata della Memoria. La Lidu onlus: non solo il 27 gennaio, ogni giorno è utile per non dimenticare
Le testimonianze del sen. Emanuele Macaluso e di Oreste Bisazza Terracini, vice presidente della Lidu (Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo), tra coloro che vissero in prima persona il dramma del nazifascismo, hanno evidenziato come sia necessario ricordare il dramma della Shoa soprattutto tra i giovani e non solo nel Giorno della Memoria
T. Primozich
‘Sono uno dei pochi italiani ancora in vita che ha vissuto gli anni del fascismo’ è cominciata così la testimonianza del sen. Macaluso al convegno organizzato stamane dalla Lidu onlus presso la sede sociale in piazza Ara Coeli – Roma per celebrare il Giorno della Memoria. ‘ Il fascismo cancellò tutte le libertà ed i diritti dei cittadini – ha spiegato Macaluso – Nel 1933 in Germania il partito nazista da inizio ad un regime di terrore. Sono stati entrambi regimi che avevano nel dna il razzismo, l’antisemitismo….Sappiamo che ci fu un piano preciso del nazionalfascismo: annientare gli ebrei nei campi di sterminio dove furono ammassati donne, uomini anziani e giovani, bambini, come anche zingari ed omosessuali’. Il sen. Macaluso ha poi ammonito e ricordato che se il nazifascismo è stato sconfitto, non così l’antisemitismo e neanche il razzismo: ‘stiamo vivendo anni in cui si manifesta nel mondo ed in Europa, la presenza attiva di forze che hanno rilievo politico e di Governo, che praticano tuttora antisemitismo e razzismo’.
L’incontro, che ha visto un numeroso pubblico tra soci Lidu ed ospiti, è stato aperto da Eugenio Ficorilli, vice presidente vicario della Lidu, che ha ricordato la drammatica visita in Polonia e ad Auschwitz dove si era recato in compagnia di Paolo Ungari con una delegazione della Presidenza del Consiglio. In quella occasione ci si domandò come l’intelligenza umana abbia potuto concepire una cosa così turpe. Ricorda poi le tante attività dei comitati locali della Lidu onlus per celebrare questa importante data, in particolare Vibo Valentia che sotto la presidenza di Titty Marzano nel pomeriggio ha presentato in anteprima il cortometraggio di Leone Erca dal titolo ‘In punta di piedi’, una ricostruzione scenica del dramma dell’Olocausto
Bisazza Terracini, unico tra i presenti ad aver subito la violenza del terribile momento storico per essere stato relegato in un campo d’internamento quando era solo un bimbo, ha ricordato che il popolo tedesco ‘è un gran popolo fornito di infinite qualità ma ha anche grandissimi difetti, con la grande capacità di mettere tutte le loro qualità a servizio dei loro difetti. Dobbiamo preoccuparci di non incorrere nelle stesse condizioni che portarono a quel dramma storico’. Questo è possibile, ha spiegato Bisazza Terracini, utilizzando tutti gli strumenti culturali a nostra disposizione, come il corto di Vibo Valentia, ma anche molti altri, creando una raccolta da condividere con le scuole. Tutte attività utili a formare il futuro cittadino.
Illuminante l’intervento di Serafino Sorrenti sui nuovi media e sul mondo telematico di cui è un tecnico esperto , che ha riferito come tutto sia indirizzato verso l’odio ed il razzismo, ‘ i ragazzi sono manipolati dal web, i social media sono diventati un sistema di comunicazione senza controllo e senza limiti. Ogni ragazzo è chiuso nel suo mondo fatto di dialoghi sul web e senza alcun valore di riferimento. I ragazzi vengono manipolati per ragioni di marketing e per ragioni politiche. Il messaggio che passa è : Soldi facili trasmessi dalle icone del gossip mediatico, Tra i tanti l’esempio eccellente è Trump che diventa presidente grazie all’apporto del web’ ha chiarito con forza Sorrenti.
Emerge dunque la preoccupazione sulla storia che potrebbe ripetersi, su quello che potrebbe succedere un’altra volta, e la comunicazione, i prodotti audiovisivi, i messaggi come quello di oggi, possono trasmettere un monito che vale anche per il futuro e per le nuove generazioni.
‘E’ importante tutti i giorni ricordare fatti così gravi, informare la popolazione dei gravi episodi come quello che sta accadendo in Venezuela o il ritiro del Nobel alla leader della Birmania che nel frattempo si è resa complice dell’azzeramento di una etnia’ ha ricordato Ficorilli nell’ambito del dibattito.
Tra i presenti è intervenuto anche il leader tifoseria della Roma, che ha stigmatizzato la ferma condanna di ogni forma di razzismo, ultima in ordine di tempo quella del 2017 quando tutta la Roma, in risposta alle offese rivolte verso l’icona dell’Olocausto Anna Frank, espose cartelli con la scritta ’Siamo tutti Anna Frank’.
Un incontro produttivo sul piano delle azioni da intraprendere da parte della Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo, con la partecipazione di illustri personaggi come il generale Antonio Gelsomino ed il prof. Andrea Costanzo, che ha messo in evidenza la necessità di lavorare ogni giorno dell’anno nella direzione dell’azzeramento dei pregiudizi ricordando l’atroce storia che ci ha preceduto. Perché mai più accada una tragedia che distrugge le vite di esseri umani innocenti come nell’Olocausto.
L’incontro è terminato con la lettura di due poesie Di Oreste Bisazza Terracini, avvocato nella vita, ma poeta nell’anima, quell’animo poetico che gli ha permesso di restare in piedi dopo aver attraversato da vittima designata l’inferno dell’Olocausto. Quella stessa poesia che può indirizzare e sensibilizzare le nuove generazioni
poesia di Oreste Bisazza Terracini