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Attualità

Germania: mega corteo neonazista contro i migranti. Ottomila persone in strada

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È stata la più grande mobilitazione di estrema destra dalla fine della seconda guerra mondiale. Migranti rincorsi dai manifestanti. “Facciamogli vedere chi comanda. Germania ai tedeschi”.

Di Vito Nicola Lacerenza

Alcuni giorni fa, nella città di Chemnitz, ad est della Germania, ottomila tedeschi hanno sfilato per le strade per protestare contro “l’invasione dei migranti”. A guidare il corteo c’erano centinaia di neonazisti appartenenti al movimento PEGIDA (Patriottici Europei contro l’Islamizzazione dell’Occidente). Il gran numero di manifestanti ha colto di sorpresa le autorità locali che per l’occasione  avevano dispiegato soltanto 80 poliziotti. Troppo pochi per fermare l’ondata di odio e di violenza che per quasi 48 ore ha seminato il caos per la città. Uomini di pelle scura, immigrati e richiedenti asilo, sono stati inseguiti da estremisti di destra al grido di “Germania ai tedeschi, facciamogli vedere tutti insieme chi comanda in questa città”. Un piccolo corteo pro-migranti è stato bersagliato con oggetti infuocati mentre gli agenti di polizia assistevano impotenti ed erano salutati dai neonazisti col saluto hitleriano. L’evento ha riscosso il plauso del partito di estrema destra tedesco AfD: «Quando lo Stato non può più difendere i propri cittadini, sono loro che scendono in piazza e si difendono da soli. Oggi è dovere dei cittadini fermare la mortale “immigrazione del coltello”». L’espressione allude ad un recente episodio di cronaca che ha scosso l’opinione pubblica locale.

A Chemniz, un carpentiere tedesco di 35 anni è stato accoltellato a morte e i sospettati per l’omicidio sono un siriano e un iracheno. Lo dice il mandato d’arresto emesso dalla polizia e pubblicato sui social da un agente. Sul documento figurano a chiare lettere nomi e cognomi dei sospettati, i loro indirizzi, il nome dei testimoni e del giudice, il nome della vittima e il numero di coltellate inferte. I neonazisti di PEGIDA hanno a loro volta postato il mandato d’arresto sulla loro pagina facebook, dove hanno scritto che “l’uomo è morto nel tentativo di difendere una donna da due stupratori stranieri”. La notizia, poi smentita dalle autorità, si è subito diffusa sui social originando un sentimento xenofobo esploso durante la violenta protesta di pochi giorni fa. Gli scontri sono stati duramente condannati dalla cancelliera tedesca Angela Markel, fortemente in calo nei sondaggi da quando nel 2015 ha deciso di aprire le frontiere del Paese a un milione di profughi siriani. La scelta ha deluso la parte più conservatrice dell’elettorato, che negli ultimi mesi ha mostrato di preferire la politica anti-migrati promossa dagli estremisti di AfD. Secondo i sondaggi, il partito costituisce al momento la seconda forza politica in Germania ed il suo consenso popolare è in continua crescita.

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