Connect with us

Italia

Il Geometra Mangoni vince 1M Next 2016, il contest del Primo Maggio

Published

on

Tempo di lettura: 3 minuti

L’artista toscano si esibirà sul palco del Primo Maggio di Piazza San Giovanni in Laterano a Roma, insieme alle altre due band vincitrici del contest:  Banda Rulli Frulli e La Banda del Pozzo.

2_color_ridRoma, 26 Aprile – Il Geometra Mangoni vince, insieme alla Banda Rulli Frulli e a La Banda del Pozzo, l’1m Next 2016, il contest dedicato alle nuove proposte artistiche del Concerto del Primo Maggio, promosso come da tradizione da CGIL, CISL e UIL e organizzato da i Company e Ruvido Produzioni. La giuria di qualità, composta da Massimo Bonelli, Massimo Cotto, Carlo Massarini, Carlo Martelli, Luisa Melis, Riccardo Sinigallia e Maria Cristina Zoppa, ha decretato la vittoria del Geometra Mangoni che si è imposto con 145,5 punti (primo dei tre finalisti) su oltre 1.000 partecipanti, superando prima la preselezione, poi le finali, che si sono tenute il 22, 23 e 24 aprile al Contestaccio di Roma, noto live club della capitale. Il progetto solista del Geometra Mangoni, al secolo Maurizio Mangoni, artista toscano già voce e chitarra dei MURIéL, vincitore nel 2011 del premio “Ernesto De Pascale”, con all’attivo collaborazioni importanti (Paolo Benvegnù, Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione e Serena Altavilla dei Blue Willa e Mariposa, tra gli altri), ha preso vita con l’album di esordio “L’Anticiclone delle Azzorre”, uscito il 12 ottobre 2015 per Qui Base Luna (QBL), l’ecosistema musicale che ha dato alle stampe l’ultimo, acclamato album di Cristina Donà (Così Vicini). L’Anticiclone delle Azzorre, coprodotto da Maurizio Mangoni con Stefano Castagna (Ritmo&Blu Studio) e Saverio Lanza (per il brano “Un altro inverno”), è stato anticipato dal singolo “Un altro inverno”, il cui video ha raggiunto le 2.600 visualizzazioni su YouTube. Le nove tracce che compongono l’album parlano d’amore, pur non essendo canzoni d’amore. È un diario minimo questo “Anticiclone”, fatto di storie normali, difficili, meravigliose: un disco pensato, scritto e suonato in un’epoca di passaggio che però non passa mai. Sonorità atipiche che guardano al nord Europa (Apparat, Efterklang, Notwist) si fondono a una scrittura sottile che traccia un ponte tra la poesia lieve di cantautori come Sergio Endrigo e Bruno Lauzi, e la contemporaneità. Da “La danza della formica”, brano che racconta la necessità di uscire dalla massa, dal distinguersi per salvarsi, il Geometra Mangoni tocca temi grandi, pur rimanendo nella quotidianità del racconto: l’incertezza della sua generazione (“È tutto qui”), la possibilità di guardare avanti (“Ci lasceremo”), la trappola del conformismo (“Fra giorni e poesia”).

Caratteristica portante del progetto è il Live (+) “aumentato”, ovvero un live che utilizza sensori di spazialità e strumenti modificati in grado di interagire con la performance, trasformando l’artista in strumento. Oltre al sensore da polso, Il Geometra suona in esclusiva una Noah+, chitarra “aumentata” da sensori e trattamenti digitali del suono, nata da un’idea di Tommaso Rosati, membro della band, e sviluppata in collaborazione con Noah guitars.

 http://www.quibaseluna.com/artisti/il-geometra-mangoni/

 

Il progetto

Il Geometra Mangoni è progetto solista di Maurizio Mangoni. Vede la luce nel 2011 e nello stesso anno vince il premio “Ernesto De Pascale” al Rock Contest di Controradio Firenze con la canzone “Domani”, scelta e premiata da Brunori Sas che dice di lui: “ ‘Domani’ racchiude tutti gli elementi peculiari di questo premio che dà importanza alla composizione […] mi ricorda alcune sonorità a cui sono legato per amore, come quelle dei Notwist con il cantato in italiano e quindi con un sapore comunque italico”.

Note biografiche

Voce e chitarra dei MURIéL, tra il 2007 e il 2009 pubblica due album (“Il movimento necessario” per JatoMusic/Wide Records con la produzione artistica di Paolo Benvegnù, e “Cosa decide” per A Buzz Supreme/Trydog con la produzione artistica di Guglielmo Ridolgo Gagliano) e un EP (“Neppure un volto”). Grazie a “Cosa decide” collabora con Gagliano, produttore de Il Cile, Francesco Renga, Paolo Benvegnù e musicista dei Negrita, Daniele Silvestri e Tommaso Cerasuolo, cantante dei Perturbazione. Prende parte a vari festival italiani tra cui Generazione X al Parco della Musica di Roma con Bud Spencer Blues Explosion, Saturnino e Alessio Bertallot, e apre i concerti di Paolo Benvegnù, Perturbazione, Massimo Volume, Brunori Sas.  Nel 2013 scrive per il gruppo milanese “Ariadineve” il brano “Il tempo di un’idea”, prodotta da Leziero Rescigno (Amor Fou), in rotazione su varie radio del circuito indipendente.

Print Friendly, PDF & Email