Ambiente & Turismo
Garavaglia a Skipass Modena Fiera del Turismo e Sport invernali
“Arrivano soldi” e sono tutti giustamente contenti. Ma non è tutto oro ciò che luccica
“Andremo a sciare sanitariamente sicuri”. Alla Fiera del Turismo invernale montano e sport invernali “Skipass” di Modena, così si esprime Massimo Garavaglia, Ministro del Turismo, dopo il lungo blocco dovuto alla pandemia. “Fortunatamente adesso si riparte, e compete a noi ripartire in serenità”, aggiunge poi. “Come in tutte le cose, ci rendiamo conto della loro importanza quando si chiude. L’anno scorso abbiamo chiuso la montagna e ci siamo resi conto del danno enorme per tutto il sistema paese. Quello, però, è il passato: ora andiamo tutti a sciare in sicurezza”. E aggiunge ancora delle notazioni di macroeconomia italiana; “Il sistema montagna vale circa 10 miliardi di euro di Pil, se consideriamo tutta la filiera. Chiudi la montagna, perdi 10 miliardi di Pil, è una cosa enorme”, e annunzia l’arrivo pronto di “investimenti in sostenibilità e promozione” per far conoscere i comprensori italiani: e così, discesa libera o slalom, “siamo comunque in discesa”.
Il messaggio del Ministro galvanizza l’ambiente: sono tutti piuttosto contenti, s’intravvedono provvidenze con procedimenti snelli e non gravose, che dovrebbero risollevare il settore. Così anche allo stand della più montana delle regioni italiane, la Val d’Aosta, ove è presente una buona falange di amministratori regionali si respira ottimismo: bravi nelle loro brevi esposizioni sia Jean-Pierre Guichardaz, Vice presidente della Regione e Assessore ai Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio, sia Con Luigi Bertschy, assessore regionale allo sviluppo economico formazione e lavoro e alle infrastrutture sciistiche e di risalita. E ci fanno degustare un ottimo Petite Arvine in purezza, e assaggi intelligenti di mocetta e fontina. Ottimo clima allo stand valdostano, quindi, e un grande annuncio: sopra La Thuile e Courmayeur nevica già!
Intanto, poco più in là, anche l’Appennino emiliano festeggia, ma con meno entusiasmo: il consorzio del Parmigiano reggiano lesina (tutt’un altro stile…) un buon prodotto, comunque, del caseificio di Casina (Reggio Emilia): chissà se ci sarà sufficiente intelligenza politica per trovare una via concreta per lo sviluppo di questa bella montagna italiana, che prende il nome di Cerreto, Ventasso, Succiso…
Sinceramente, soldi sembra che ne arrivino, e la presenza di politicanti locali addosso al Ministro lo fa ben vedere. E ne arriveranno, comunque, e senza grandi bisogni di intermediazioni. Le idee vere, per dare uno slancio strategico al turismo della nostra montagna, le esperienze vere, di organizzazione di “Aree di Destinazione Turistica”, per uscire dal Medioevo in cui è calato il nostro Turismo e non solo montano, quelle sono risorse strategiche. E, sinceramente, non si vedono: né in alto né in basso.
Ma ci sono in potenza, magari nascoste dall’impreparazione delle amministrazioni locali in termini di cultura globale: e dire che il Turismo è stato il primo settore che si è mondializzato. Ma la mentalità italiana è rimasta quella del souk: vai là e trovi tutto. Non così nel mondo, e i grandi flussi che possono essere attratti richiedono cultura di business globale e di seria “operation”. Fede, ce n’è. Carità, sembra pure. Speranza, molta. Mancano un po’ le competenze vere, quelle manageriali, cioè economico-organizzative di alto livello.