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Attualità

Federcontribuenti, necessaria e urgente riforma giustizia tributaria

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Il presidente di Federcontribuenti, Marco Paccagnella  ricorda che attualmente ”abbiamo un fiume di ricorsi davanti ai giudici della Corte di Cassazione, circa 11.200”. La Corte Costituzionale, fa presente Paccagnella ”nel corso degli anni, è più volte intervenuta sollecitando il legislatore a riformare strutturalmente la giustizia tributaria”.

di Romolo Martelloni

”Necessaria ed urgente la riforma della giustizia tributaria, viste  le persecuzioni a danno dei contribuenti e gli scandali legati alla corruzione nelle stesse commissioni e tra i giudici di pace. La necessità sta nel rendere il giudice speciale tributario in un giudice a tempo pieno, professionalmente competente e indipendente dal MEF per principi di imparzialità, indipendenza e soprattutto equo come stabilito dall’art. 111 della Costituzione”. Lo afferma il presidente di Federcontribuenti, Marco Paccagnella il quale ricorda che attualmente ”abbiamo un fiume di ricorsi davanti ai giudici della Corte di Cassazione, circa 11.200”. La Corte Costituzionale, fa presente Paccagnella ”nel corso degli anni, è più volte intervenuta sollecitando il legislatore a riformare strutturalmente la giustizia tributaria. Fin quando interpreteremo la Legge, stabilita per tutelare i diritti di tutti, nuoceremo gravemente alla salute dei conti pubblici e insisteremo con il ledere i diritti di cittadini messi in ginocchio e lasciati senza la possibilità di recuperare una serenità economica che aiuterebbe tutti”. Poi si arriva al paradosso, secondo il presidente di Federcontribuenti: ”Accettiamo che un reato di stupro si estingua per decorrenza dei termini ma non la prescrizione sulle cartelle esattoriali. ”L’incostituzionalità resta intrinseca al fattore fiscale e della riscossione; chiediamo più di quanto il reddito concede e obblighiamo a subire l’aggressione del recupero sequestrando stipendi, pensioni e piccoli beni. Le cartelle prescritte riguardano il 60% dei ricorsi presso le Commissioni tributarie: ”queste manovre rappresentano il fallimento di tutte le politiche economiche e fiscali degli ultimi 20 anni e obbligano i contribuenti ad una doppia tassazione perchè si chiede loro di saldare il passato e il presente in una unica soluzione neanche fossero milionari o benestanti come chi le Leggi le scrive ma non le subisce!”. E conclude: ”Il contribuente che non ha impugnato una vecchia cartella di 20 anni fa rischia di vedersela nuovamente piovere addosso con tutti gli interessi e con il rischio di perdere la casa, lo stipendio o la pensione”.

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