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Ambiente & Turismo

Expo. “Progetto ‘Io non spreco’ è azione di punta della ‘Food Policy’ di Milano: potrà essere adottata da altre città straniere”

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Comune e Milano Ristorazione hanno presentato al Padiglione Italia i progetti ‘Io non spreco’ e ‘Adotta un nonno a pranzo’

 

IoNonSpreco-199x223Milano, 7 maggio – “È un piacere presentare oggi negli spazi del Padiglione Italia il progetto ‘Io non spreco’, che s’inserisce come azione di punta della nuova ‘Food Policy’ della città: sicuramente potrebbe essere adottata anche da molte altre città dei Paesi che partecipano all’Esposizione Universale. Questa iniziativa, infatti, è nata anche grazie a Expo Milano 2015, il cui tema ‘Nutrire il Pianeta, energia per la vita’ stimola tutti noi a riflettere con particolare attenzione sulle tematiche dell’alimentazione e della fame nel mondo”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Educazione e istruzione Francesco Cappelli questa mattina durante la presentazione del progetto ‘Io non spreco’ presso il Padiglione Italia ad Expo Milano 2015.  “Un anno fa il Comune e Milano Ristorazione, la partecipata dell’Amministrazione che ogni giorno serve 80 mila pasti nelle mense scolastiche della città, dai nidi alle scuole secondarie di primo grado, hanno dato il via al progetto ‘Io non spreco’ nelle scuole primarie, un modo concreto per insegnare ai bambini il valore del cibo – ha proseguito Cappelli -. Sono 15 mila gli alunni coinvolti, che tutti i giorni possono portare a casa alcuni alimenti che non consumano in mensa (frutta, dessert, pane). Un gesto particolarmente utile per le famiglie meno abbienti, ma molto apprezzato da tanti altri genitori per il contenuto educativo del messaggio. Nell’ambito di questa iniziativa ne abbiamo creata anche un’altra altrettanto importante, che sta funzionando molto bene: ‘Adotta un nonno a pranzo’ coinvolge circa 250 anziani, seguiti dai servizi delle Politiche sociali, che una volta alla settimana vanno a pranzo con gli alunni delle scuole primarie. In questo modo tante signori e signore milanesi, che vivono soli e in difficoltà economiche, possono godere di un pasto caldo condiviso con la gioiosa compagnia dei bambini”.

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