Attualità
Egitto in stallo: salta la candidatura di El Baradei
Mohamed al-Zawahiri ha emesso una fatwa che autorizza i suoi seguaci a combattere contro i manifestanti egiziani di stampo laico.
Roma, 7 luglio – Situazione di stallo in Egitto. Dopo l’esautorazione del presidente Morsi da parte dell’esercito, il premio nobel Mohamed El Baradei, appoggiato dalla maggioranza degli egiziani, doveva essere il nuovo presidente. Ma le pressioni dei numerosi partiti filo-islamisti hanno costretto il presidente ad interim Adly Mansour ad una veloce retromarcia.
Il Paese è allo sbando. Mohamed al-Zawahiri, leader jihadista salafita e fratello del leader islamista di al-Qaeda Ayman al-Zawahiri, ha emesso una fatwa (sentenza) che autorizza i suoi seguaci a combattere contro i manifestanti egiziani di stampo laico.
Gli islamisti, che fanno capo ai Fratelli Musulmani, sono decisi a rimanere in piazza sino alla riabilitazione di Morsi. Dall’altro capo i laici, Tamarod (ribelli), perseguono la strada di un rinnovamento e di una riforma dello Stato in senso laico e filo-occidentale.
In tutto questo, tra le posizione dei Paesi Occidentali, L’Italia, sta a guardare senza schierarsi. Se la situazione in Egitto dovesse precipitare un’altra attenderci ondata di profughi potrebbe arrivare sulle nostre spiagge con un’importazione della rabbia degli islamisti, anche nelle moschee presenti sul territorio italiano.
La speranza è che la ragione prevalga sulla rabbia e che l’Egitto, magari con El Baradei, riesca ad uscire da un tunnel che sembra infinito.