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Politica

Economia, riduzione dei dazi cinesi nel settore moda-persona

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La nuova misura entrerà in vigore lunedì  e favorirà diversi prodotti del Made in Italy. Calenda:  “Gli abbattimenti tariffari sono sostanziali. Ottime prospettive per il nostro export”.

 

CALENDA_IMAGOECONOMICA-U1024574264392OF--258x258@Quotidiano_Inside_Italy-WebRoma 26 maggio – Il Vice Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda commenta la recentissima misura con la quale la Cina ha deciso una nuova politica di importazione a favore dei consumatori cinesi, dai quali proviene ormai una forte domanda di  beni importati. Con tale decisione i dazi all’importazione in Cina di alcuni beni di consumo sono stati ridotti in maniera significativa: con effetto a decorrere dal 1 ° giugno 2015, la RPC ridurrà – in media di oltre il 50% – le tariffe daziarie su abbigliamento, calzature, cosmetici e altri beni di uso quotidiano. In dettaglio, la nuova regolamentazione diminuisce i dazi all’import su vari tipi di calzature – come stivali e scarpe sportive – dal  22-24% al 12%, su diverse tipologie di abbigliamento – come cappotti, giacche a vento, giubbotti, maglioni, giacche, tailleur e completi – dal 14-23% al 7-10%, nonché  su prodotti per la cura della pelle – come creme solari e abbronzanti – dal 5% al ​​2%. Al riguardo, Calenda ha affermato che: “L’espansione della domanda interna cinese è in crescita costante, per l’accresciuta propensione al consumo e la maggiore disponibilità finanziaria dei cittadini cinesi. Il calo delle tariffe deciso dal 1 giugno porterà con sé -come è giusto- un aumento delle importazioni a favore della nuova classe media cinese”. “La misura soddisferà infatti le nuove e diverse esigenze dei consumatori cinesi, che vogliono i tipici prodotti italiani del fashion e del footwear”, ha continuato il Vice Ministro. “Il governo è pronto a coadiuvare – con il nuovo Piano Straordinario 2015 per la promozione del Made in Italy, che stiamo ora implementando – l’espansione delle nostre vendite sul mercato cinese” ha aggiunto Calenda. “Una misura come questa è davvero propizia per il nostro commercio con la Cina, già in netta crescita con il +17,9% fatto segnare nel primo quadrimestre 2015” ha concluso il Vice Ministro “Riguardo all’export sul mercato cinese, abbiamo stanziato ben 15 milioni di euro nel Piano Straordinario per quest’anno, da impiegare nelle nuove attività di promozione del Made in Italy”.

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