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Ambiente & Turismo

Ecoitaliasolidale, nel mondo ancora si muore per difendere “madre terra”

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A pagare con la vita per difendere l’ambiente è stato questa volta un quattordicenne barbaramente assassinato. E’ Breiner David, 14enne, ucciso mentre difendeva la “madre terra” ed il suo popolo indigeno

Per difendere la Selva Amazzonica, polmone del nostro pianeta, da Chico Mendez, il primo martire della follia umana, ad oggi in quasi venti anni sono stati uccisi più di 1.000 coraggiosi indios. Secondo l’ONG Globale Witness solo in questo periodo di pandemia dal 2020 all’inizio del 2021 sono stati assassinati dai narcotrafficanti, dai taglia boschi illegali, dai cercatori d’oro e dai bracconieri oltre 300 leader sociali e difensori dei diritti umani, molti dei quali leader di comunità di popoli indigeni e ambientalisti.

Ultima vittima un giovane ambientalista quattordicenne in Colombia.

“A pagare con la vita per difendere l’ambiente è stato questa volta un quattordicenne barbaramente assassinato. E’ Breiner David, 14enne, ucciso mentre difendeva la “madre terra” ed il suo popolo indigeno. È successo in questi giorni in Colombia, a Cauca dove si fronteggiano armati i gruppi paramilitari ed i narcotrafficanti e dove a colpi d’arma da fuoco è stato barbaramente eliminato il giovane ambientalista a dimostrazione di quanto ancora si deve fare per difendere il pianeta”.

E’ quanto dichiarano Ennio La Malfa, uno dei padri fondatori dell’ambientalismo italiano ed ora responsabile scientifico di Ecoitaliasolidale e Piergiorgio Benvenuti, presidente Nazionale di Ecoitaliasolidale.

“Terribile il tributo di vite in Colombia per difendere l’ambiente, nazione tra le più pericolose al mondo per gli ambientalisti, sempre secondo Global Witness    -proseguono gli esponenti di Ecoitaliasolidale-  Rendiamo onore al coraggio di un giovanissimo che ha offerto la vita per difendere il suo popolo e l’ambiente auspicando una presa di posizioni internazionale per bloccare finalmente questa terribile piaga del terrorismo collegato al narcotraffico in Colombia”. 

Come contributo morale verso quest’ultima vittima dei distruttori della foresta e del nostro futuro, riproponiamo una bellissima poesia di Marcia Theophilo, personaggio che dedica la sua vita alla difesa dei diritti degli indios dell’Amazzonia:

In ricordo di Chico Mendez

Piange la selva che ho tanto amato.

Piangono i fiumi che ho difeso.

Piangono i compagni che ho protetto.

Mi hanno cercato e mi hanno trovato,

Loro che della selva vogliono

Strappare il cuore e dei suoi abitanti

far tante tombe.

Loro che per denaro negano Dio.

Tre proiettili di piombo son bastati,

costati pochi soldi.

E mentre mi accascio a terra,

guardo la mia selva, il mio mondo

che possano vivere,

io ho fatto la mia parte.

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