Diritti umani
E’ nata l’Associazione di categoria Giornalisti 2.0, alfieri dell’informazione del terzo millennio
In un mondo che cambia con grande velocità l’Associazione di categoria Giornalisti 2.0 ha presentato il suo programma sabato a Frascati. Le sfide da affrontare non devono perdere di vista il ruolo del giornalista: informare eticamente per consentire libera possibilità di scelta ai cittadini.
L’Associazione di categoria Giornalisti 2.0, alfieri dell’informazione del terzo millennio, ha presentato sabato il suo programma presso le Scuderie Aldobrandini di Frascati, alla presenza di numerosi colleghi tra giornalisti professionisti, pubblicisti ed esperti di comunicazione. Il nuovo organismo nasce dall’esigenza di stare al passo con i tempi e creare un gruppo coeso in grado di affrontare le nuove sfide del terzo millennio.
I fondatori Maurizio Pizzuto, che è anche il presidente del nuovo gruppo, Maurizio Lozzi, Rodolfo Martinelli Carraresi e Tommaso Polidoro, hanno illustrato il percorso di cui si faranno portavoce e che vede già un numero che supera i 400 iscritti tra i professionisti dell’informazione a vario titolo. Un gruppo che promette di crescere per la necessità comune di affrontare insieme le sfide e i cambiamenti nel mondo dell’informazione, primo tra tutti l’avvento della IA oggetto di molte controversie al momento attuale, ed al di fuori di qualsivoglia orientamento politico.
“Quello che ci unisce è il bisogno di capire ed interpretare le nuove modalità dell’informazione in un mondo che si evolve velocemente” – ha spiegato Maurizio Pizzuto, giornalista professionista, coordinatore della comunicazione istituzionale dell’Agenzia delle Dogane – per raggiungere obiettivi coerenti con le nuove tecnologie abbiamo bisogno di capire come interagire con esse”.
In effetti il nome 2.0 non è una casualità ma definisce il ruolo futuro del gruppo, anche in termini di utilizzo dell’intelligenza artificiale che mai potrà sostituire il linguaggio creativo di un professionista dell’informazione o della comunicazione. Costruire un articolo di giornale infatti necessita di molti ingredienti: una padronanza della lingua, una creatività dell’uso del linguaggio, una conferma da fonti sicure della notizia data. E per quanto un algoritmo possa fare, non starà mai alla pari con il lavoro certosino di un giornalista.
Niente paura quindi per la nostra professione…ha affermato il socio fondatore Rodolfo Martinelli Carraresi, che nel suo lungo percorso professionale oltre ad essere giornalista, Vice presidente Associazione Stampa Romana e Consigliere del sindacato Cronisti Romani, è anche regista, produttore cinematografico, direttore editoriale del magazine online theDailyCases, e oggi anche fondatore insieme alla moglie Isabel Russinova di MIRA Ets che si occupa di promozione della cultura a 360 gradi, con grandi competenze manageriali oltreché giornalistiche.
Incontrarsi, ragionare, individuare le soluzioni per una rivalutazione della professione di giornalista, sono tra gli scopi della nascente associazione ha sostenuto Maurizio Lozzi consigliere dell’Ordine dei giornalisti del Lazio e Vice presidente Associazione Stampa Romana.
“Giornalisti contemporanei e non d’altri tempi” è lo slogan che i fondatori di Associazione Giornalisti 2.0 vogliono utilizzare per dare una traccia del futuro percorso, che non sia frutto di un establishment, ma il risultato di comuni riflessioni che vanno nella direzione dell’interesse della verità oggettiva cui ogni coscienza anela, al netto di nuove tecnologie a partire dall’intelligenza artificiale. Ne è convinto Tommaso Polidoro Consigliere Nazionale della F.N.S.I Federazione Nazionale della Stampa Italiana, giornalista con una grande storia alle spalle fatta di impegno anche nel teatro, nel cinema e nell’audiovisivo in generale.
L’incontro è stato accompagnato dalla musica del pianista Emanuele Viscogliosi.
Per il raggiungimento di così importanti obiettivi il gruppo Giornalisti 2.0 ha presentato una lista per le imminenti elezioni Inpgi di cui si possono leggere i candidati qui di seguito: