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Cinema & Teatro

E’ andata in scena al Teatrosophia di Roma “A Paris! A Paris! A Paris!” con una strepitosa Luisa Noli 

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Tempo di lettura: 4 minuti

“A Paris! A Paris! A Paris!”: la divertente commedia andata in scena dal 4 al 6 marzo presso il Teatrosophia di Roma, con la regia della valente Mila Moretti e la magistrale interpretazione dell’attrice Luisa Noli 

 di Giordana Fauci

Ieri, 6 marzo, si è conclusaA Paris! A Paris! A Paris!”, la divertente commedia che ha debuttato il 4 marzo al Teatrosophia di Roma, in Via della Vetrina n. 7, messa in scena dalla nota regista Mila Moretti, figlia del drammaturgo Mario Moretti, nonché fondatore e animatore del Teatro dell’Orologio, magistralmente interpretata dall’attrice Luisa Noli.

L’opera è ambientata nel 1960, quando esistevano i telegrammi con i quali si era soliti comunicare notizie di ogni tipo: ad esempio felici nascite, imminenti matrimoni, improvvisi decessi e, persino, la fine di un amore.

… A non dimenticare la comunicazione di importanti offerte di lavoro, come pure di rifiuti!

Luisa Noli, per un’intera ora, delizia il pubblico col suo monologo, al quale alterna l’interpretazione di note canzoni, italiane ma non solo ed esilaranti balletti.

Nella commedia Noli è Flora Stracci, un’attrice che da ormai tredici mesi non riesce a trovare lavoro, perché “nessuno la scrittura più…”.

Lei, del resto, non è disposta a scendere a compromessi, come abitualmente fanno le colleghe, italiane e non.

Le colleghe, infatti, lungi dall’essere talentuose, sono disposte a tuttopur di ottenere una parte…”.

Flora, di contro, si affida alla sue sole capacità che, ad onore del vero, non sono poche.

Del resto, ne offre ampia dimostrazione in scena: con la sua preparazione professionale e i suoi approfonditi studi, oltre che con l’innato talento, arrivando ad alternare ad un uso forbito della lingua italiana, l’utilizzo di uno spiritoso dialetto napoletano. Soprattutto per rappresentare i momenti di maggior tristezza e disperazione che, però, sono a dir poco spassosi per il pubblico.

Flora confida, più a se stessa che ad altri, il suo avvilimento per non essere stata compresa dai registi e dagli “addetti all’ambiente dello spettacolo…”. Di conseguenza, oltre a non aver lavorato per oltre un anno, si è ritrovata a dover affrontare enormi difficoltà.

Flora racconta di essere sopravvissuta grazie al supporto economico dell’amato marito Emilio, ritiratosi a vivere in campagna, per questioni di salute ma pur “sempre presente nel suo cuore e nei suoi pensieri…”.

Flora rivela altresì di essere in attesa della “conferma di un’importante proposta di lavoro…”, ovvero una comunicazione che le perverrà “via telegramma…” e che, invero, laddove giungesse sarebbe catastrofica perché significherebbe che non è stata scelta.

Tuttavia quel telegramma arriva: puntualissimo!

E, col suo arrivo, Flora non può non disperarsi.

… Aveva, in effetti, confidato nella professionalità e serietà di altri: i francesi, ben diversi dagli italiani e, senza dubbio, “capaci di comprendere e, perciò apprezzare la vera arte ed i veri artisti, come lei…”.

Un amico, incontrato casualmente in un bar, le aveva proposto quell’importante ruolo.

…Certo avrebbe dovuto trasferirsi in Francia, o meglio a Parigi.

Ma l’idea di riottenere, finalmente, il perduto e meritato successo primeggiava su tutto.

Del resto, avrebbe passeggiato sul bordo Senna o ai piedi delle Tour Eiffel.

Non era poi un gran sacrificio, dopo la fame patita in quei lunghi e tristissimi13 mesi!  

…Certo si sarebbe dovuta allontanare ancor di più dall’amato marito Emilio.

Ma lui, per l’amore provato nei suoi confronti, avrebbe compreso la sua scelta.

Flora era sempre stata un’artista: Emilio l’avrebbe capita!

Non aveva dubbi: immaginava già il suo nome affisso in ogni dove: a Parigi e nel mondo intero.

Chiunque avrebbe riconosciuto la sua bravura, anche se non aveva ”Santi in Paradiso…”.

Addirittura l’odiata cognata l’avrebbe finalmente apprezzata.

Flora Stracci, ovvero Luisa Noli, non ha potuto non far sorridere chiunque durante la sua magistrale interpretazione.

O meglio, Luisa Noli, con le sue veritiere confessioni, ha fatto ridere tutti… Tranne lei!

Perché, con le sue confidenze, ha fatto emergere la reale condizione di ogni attore, alla continua ricerca di “scritturazioni…”.

…Attori che, proprio in questa loro esilarante disperazione, non possono non suscitare ilarità.

Anzi! Più sono disgraziati e più fanno ridere.

Poi, l’inaspettato finale che fa ridere ancor di più: la lettura del contenuto del telegramma, finora solo supposto da Flora, certa di essere stata “bidonata per l’ennesima volta…”.

Ma non stavolta: il telegramma le comunica solamente la morte dell’amato marito.

E, a quel punto, dopo aver versato qualche doverosa lacrima, felice, prepara i bagagli.

Perché per un’artista, si sa, “the show must go on…”, al di là di quel che di così tragico possa accadere.

Questo, del resto, accade da sempre. E questo è quel che continuerà ad accadere per sempre…

Con una differenza: oggi i telegrammi non si usano più. Ora un artista è semplicemente ignorato.    

Credit Photo: Damiana Cicconetti

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