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Arte & Cultura

Dialoghi di arte contemporanea

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A Palazzo Isimbaldi fino al 20 maggio l’Associazione Cramum e la Fondazione Giorgio Pardi presentano la mostra collettiva ” A chi parla l’arte contemporanea?”, fulcro della quarta edizione del Premio Cramum 
                       
di Roberta Grendene
 

IMG_2895Roma, 15 Maggio – Ci hanno insegnato che se vogliamo capire i complessi sviluppi che ha oggi la comunicazione dobbiamo basarci su ciò che abbiamo imparato da tutta la storia dell’evoluzione umana. Ed è così da millenni, prima di Socrate e di Platone. Perché ogni essere che si possa definire umano ha dentro di sé l’esigenza di condividere il dialogo tra il proprio IO ed il MONDO, conversazioni intime ma mai segrete perchè se così fossero l’arte non avrebbe nomi.  Sono invece dieci quelli dei finalisti selezionati per il premio Cramum che per il quarto anno consecutivo permette a giovani artisti under 36 di “mettere in comune” ciò che sta dentro a loro, in un momento che diventa spazio, vita che nutre di essenza l’eternità. Ideato da Sabino Maria Frassà e Andi Kacziba come le precedenti edizioni,  il concorso permette a dieci talentuosi artisti italiani di fare conoscere il proprio universo, conversazioni profonde tra i dentro e il fuori di ognuno, discorsi a bassa voce in cerca di un microfono. Così i in questi giorni i lavori di Gianluca Brando, Gianni Colangelo, Max Coppeta, Flora Deborah, Donatella De Rosa, Isabella Fabbri, Matteo Fato, Fabrizio Milani, Giuliana Storino, Kwanghoo sono esposti a Palazzo Isimbardi insieme a quelle di 10 “maestri” dell’arte contemporanea come Ulla von Brandenburg, Szilárd Cseke, Emilio Isgrò, Andi Kacziba, Lin Ylin, Urs Luthi, Luigi Presicce, Laura de Santillana, Paolo Peroni, Francesca Piovesan.  Il vincitore del premio Cramum avrà a disposizione due anni per preparare la sua grande mostra personale. Tra l’inquietudine ed il desiderio di essere pienamente in dialogo con il mondo.

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