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Cinema & Teatro

Dante Adriaticus: Isabel Russinova omaggia Dante Alighieri a Pola

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Dante Adriaticus è il nome del progetto dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD) che il 13 e il 14 novembre ha portato a Pola una lecturae Dantis a cui ha partecipato l’attrice Isabel Russinova, portando sul palco un fitto insieme di emozioni che raccontano il suo amore per l’arte, la letteratura e per le sue origini istriane.

Si è tenuto a Pola nei giorni 13 e 14 novembre un nuovo appuntamento del progetto Dante Adriaticus, un progetto iniziato in primavera e che ha portato alla lecturae Dantis di Isabel Russinova. Un’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura, dalla Regione Istria, dal Comune di Pola e dal Festival Dantesco che ha visto protagonisti alcuni dei passi più significativi della Divina Commedia in cui il Sommo poeta omaggia le terre adriatiche.

La nostra redazione ha avuto il piacere di parlare proprio con Isabel Russinova, attrice, scrittrice e drammaturga che ha fatto dell’arte – in ogni sua forma – la sua più grande passione. “Il progetto Dante Adriaticus va avanti da diverso tempo – ci racconta – tanto che in primavera ho interpretato alcuni passi dell’Inferno in lingua triestina. Si tratta di una traduzione della Divina Commedia del 1918, un testo molto raro che dice tantissimo sull’Adriatico Orientale”.

“Assieme alla lecturae Dantis – ci spiega Isabel Russinova – l’appuntamento del 13 e 14 novembre è stato ricco di incontri di carattere scientifico, con archeologi, storici, filologi, che hanno analizzato Dante e il suo attaccamento all’Adriatico e a queste terre. Per me – continua – è stato un vero piacere visitare diversi siti di interesse archeologico di questa zona. Sono di origini istriane, quindi l’ho trovato come un ritorno alle origini”.

Si tratta di un progetto che cerca di proporre e favorire spunti sulla connessione tra l’opera di Dante e lo sviluppo dell’identità nazionale italiana nei territori dell’Adriatico Orientale, specie nelle regioni dell’Istria e della Dalmazia.

Gli incontri sono infatti stati organizzati in modo da poter effettuare visite guidate alla scoperta del territorio, avendo come file rouge le parole di Dante Alighieri. Allo stesso modo, quando le chiediamo quali sono stati i criteri di scelta dei passi utilizzati nella lecturae, ci risponde che si sono privilegiati i passi legati al territorio con particolare riferimento ad un percorso femminile.

Dal canto III dell’Inferno, con la Porta che chiede di lasciare ogni speranza, al canto V con la storia di Paolo e Francesca, passando per il canto IX dove Dante, nel suo viaggio, ricorda il cimitero medievale di Pola. La lettura prosegue con passi del Purgatorio, con la celebre invettiva contro l’Italia, ahi serva Italia, per proseguire fino a giungere al canto XXVII del Paradiso, che culmina nella visione della Madonna, elevando ancor di più l’intento di evidenziare un percorso fatto di figure femminili.

Tra i partecipanti all’evento e alla lettura, oltre a Isabel Russinova, la prof. Maria Grazia Chiappori, consigliere nazionale di VNVGD, KristJan Knez, Società di Studi Storici e Geografici, Stefano Pilotto, MIBb Trieste, Donatella Schurzel, Università Niccolò Cusano, Isabella Motticchio, Università di Fiume, Barbara Vinciguerra, Università La Sapienza di Roma, Marino Baldini, storico dell’arte e archeologo e Rita Tolomeo, Società Dalmata di Storia Patria.

“Sono una grande appassionata di archeologia” conclude Isabel Russinova “tanto che sto per imbarcarmi in un nuovo progetto in cui sarò testimonial archeologica per raccontare le bellezze della Sardegna, insieme ad altre personalità molto conosciute”.

Chissà, allora, che non la seguiremo anche in questa nuova avventura che, come piace a lei, coniugherà arte, storia e cultura in un turbinio di emozioni difficile da descrivere ma che – di certo – non vediamo l’ora di vedere.

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