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Dal Nero Buono di Cori verso lo sviluppo del territorio

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Attualità e prospettive della viticoltura autoctona al centro del convegno organizzato lo scorso fine settimana nell’ambito della manifestazione “Cori di Nero Buono”.

Gli antichi vitigni autoctoni come il Nero Buono di Cori sono capaci di raccontare l’identità di un territorio e possono diventare volano di sviluppo commerciale e turistico. Hanno però bisogno di un territorio attrattivo e belle storie da raccontare da parte dei produttori. La città di Cori ha un elevato potenziale in grado di differenziarla: le aziende vinicole locali – Cincinnato, Marco Carpineti, Pietra Pinta – impegnate nel recupero e nella valorizzazione, innovano nel rispetto della tradizione, in un contesto ricco di tipicità enogastronomiche e risorse culturali e paesaggistiche.

È quanto emerso dal convegno “Dal Nero Buono di Cori verso lo sviluppo del territorio” al quale sono intervenuti Enrica Onorati, Assessore all’Agricoltura della Regione Lazio; Tommaso Agnoni, Presidente della Fondazione Roffredo Caetani; Giuseppe Bonifazi, Professore ordinario della Sapienza Università di Roma; Carlo Hausmann, Direttore di Agro Camera – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma (in video messaggio); Paolo Pietromarchi, Enologo e ricercatore al Cra-Enc Italia Centrale; Raffaele D’Amato, Business Consultant.

Hanno aperto la tavola rotonda nella sala conferenze del Museo della Città e del Territorio di Coriil Sindaco Mauro De Lillis e l’Assessore all’Agricoltura Simonetta Imperia. “La produzione del Nero Buono di Cori negli ultimi anni è aumentata del 50%, ossia più del 7% rispetto alla media regionale – spiegano i due amministratori – tuttavia la massa critica va incrementata per stare sui mercati nazionali ed internazionali e a tal fine è necessario promuovere il brand territoriale, mettendo a sistema le realtà produttive coresi con le bellezze limitrofe”.

La manifestazione “Cori di Nero Buono” ospitata nel Complesso Monumentale di Sant’Oliva il 27 e 28 Ottobre è stata arricchita dal folklore della bandiera degli Storici Sbandieratori delle Contrade; dal concerto dei Non Stop Jazz Quartet; dalle visite guidate gratuite del museo a cura dell’Arcadia, dalle musiche rinascimentali di Francesco Ciccone e Angelo Giuliani, dalledegustazioni di vini e prodotti bio dell’Az. Agr. Filippi; quelli De.Co. de Le Bontà e Macelleria Saccucci; gli oli EVOO e la pasticceria al Nero Buono di Maciste.

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