Italia
Crotone. A Pasquetta i soliti ‘ignoti’ ballano e banchettano in strada a dispetto della quarantena
La pasquetta in quarantena ha visto irresponsabili che possono mandare in fumo i sacrifici finora fatti dai crotonesi. Banchetti all’aperto, balli, trenini e riunioni di famiglia si sono svolti in alcune strade di Crotone
di Benedetta Parretta
Lunedì scorso durante la Festa dell’Annuncio dell’Angelo, per me anche il giorno in cui avrei voluto abbracciare mio fratello Giuseppe scomparso per mano omicida proprio di giorno 13, ho potuto notare come nonostante stiamo facendo tanti sacrifici tutti insieme, alcuni cittadini crotonesi, i soliti, hanno dimostrato di non rispettare nessuna regola di vita e nessun senso di responsabilità per il diritto alla salute ed alla vita del resto dell’intera comunità.
Legalità! È una parola astratta di cui non si capisce il significato in alcuni quartieri della mia città. Banchetti all’aperto, balli e trenini e riunioni di famiglia, come se nulla fosse, si sono svolti sotto gli increduli occhi di chi rispetta la quarantena.
Ognuno ha i propri cari, spesso soli in questa emergenza sanitaria e non autosufficienti, e a tutti sarebbe piaciuto raggiungerli per cucinargli almeno qualcosa e rendersi utili in qualche modo. Ma… le regole sono regole per tutti.
Questo menefreghismo dimostra che ancora oggi nella nostra comunità c’è tanto da crescere e da cambiare. Un cambiamento soprattutto culturale.
Mentre qualcuno rischia la vita per curare i malati di covid-19, le forze dell’ordine sono esauste con turni da capogiro, mentre la Croce Rossa e la Protezione civile fanno assistenza e distribuzione pasti rischiando il contagio, altri hanno banchettato indisturbati per strada, rendendosi responsabili però di un possibile contagio e di un conseguente prolungamento di quarantena.
Così non ne usciremo mai, proprio adesso che la Calabria non ha dati da record, anzi è tra le zone meno colpite dalla pandemia.
STATE A CASA!!! Come si fa a mancare così di rispetto a chi vuole rispettare le regole sempre? Perché ascoltare musica a volume altissimo incuranti di chi ha perso una persona cara, e che chiede la normalità, la possibilità di stare in silenzio in casa propria?
Perché, non rispettare il diritto di chi sta facendo tanti sacrifici perché fa parte delle categorie degli immunodepressi e quindi a rischio?
Pasqua e Pasquetta sono tra le festività religiose più attese dell’anno, e questo 2020 ci ha riservato la peggiore delle sorprese: un virus che può uccidere chiunque viene in contatto con esso senza distinzioni tra buoni o cattivi. Ma come sempre una parte della popolazione mette al primo posto superficialità e furbizia.