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Cresce l’incubo del traffico d’organi della mafia nigeriana. Indagano le procure

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Una nuova organizzazione criminale, presente in Italia,accanto a quella che  si arricchisce con lo sfruttamento della prostituzione e il traffico di droga:quella nigeriana dedita al mercato di organi e esseri umani.

Da alcuni giorni è apparsa sui giornali la notizia di una presunta telefonata relativa al traffico d’organi, avvenuta tra due cittadini nigeriani residenti ad Asti. Durante la conversazione, uno dei due interlocutori avrebbe contrattato con l’altro il prezzo per un rene, il cui valore sarebbe stato fissato a 60 mila euro. Ma di tale telefonata, così come del traffico d’organi, non esiste traccia, almeno in Piemonte. A dirlo è il questore di Alessandria Fernanda Cordella. «Non siamo a conoscenza di fatti del genere- ha affermato Cordella- la comunità nigeriana è attenzionata come le altre. Il livello di controllo del territorio è alto e non ci risultano indagini su questo fenomeno in particolare». Ma il sospetto che, in altre regioni di Italia, la mafia nigeriana sia riuscita a mettere in piedi un commercio di organi dal giro d’affari miliardario è forte.

Così come è forte la disperazione delle migliaia di richiedenti asilo africani che, pur di inseguire il sogno di una vita migliore in Europa, sono disposti a fare qualunque cosa per pagare i trafficanti di uomini.  Al momento non esistono prove certe di questo traffico d’organi, ma le procure di Roma, Napoli, Torino e Palermo, in collaborazione con l’FBI, hanno aperto un fascicolo per fare luce su quello che, per il momento, è solo un sospetto.  È possibile che le indagini si concentrino sulla provincia di Caserta, dove la mafia nigeriana, ben integrata con la criminalità organizzata locale, gestisce un importante giro di prostituzione e diverse piazze di spaccio. Il cerchio delle indagini, però, potrebbe allargarsi anche ad altre regioni italiane, in cui le organizzazioni criminali nigeriane esistono già quasi dieci anni. In Sicilia, ad esempio, è ben radicato a Palermo un gruppo criminale nigeriano denominato “Black Axe”.

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