Arte & Cultura
Cosenza. Studiosi a confronto sulla figura di Alfonso Rendano, tre giorni di convegno internazionale dal 3 al 5 dicembre

Nuove importanti giornate di studio organizzate dall’Ibimus, in collaborazione con la Fondazione Giuliani e il Conservatorio di Cosenza su Alfonso Rendano e il pianoforte in Europa tra Ottocento e Novecento
Teatro del Convegno Internazionale, realizzato grazie all’apporto finanziario del Ministero della Cultura e della Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania, la prestigiosa Villa Rendano, che dal tre al cinque di dicembre sarà sede degli studi dedicati alla figura del pianista e didatta cosentino Alfonso Rendano.
Alfonso Rendano e il pianoforte in Europa tra Ottocento e Novecento, questo il titolo del convegno in cui saranno impegnati numerosi ed eminenti musicologi. Un programma di lavoro serrato che partirà nel pomeriggio del 3 dicembre 2021, alle ore 16.00. Dopo i saluti delle autorità, dei rappresentanti gli enti sponsorizzanti l’evento e delle istituzioni patrocinanti, la prima sessione del convegno. Nella successiva giornata del 4 dicembre due sessioni di studio, una dalle 9.30 alle 13.30 e una dalle 15.30 alle 19.30. Il 5 dicembre è prevista la sessione conclusiva.
Lo scopo è quello di mettere in luce il ruolo del virtuoso calabrese, che incarna il prototipo del pianista moderno diviso tra alto concertismo praticato nelle principali sale europee e le ambizioni didattiche concretizzatesi, nella fondazione di una importantissima scuola pianistica nella Napoli di fine Ottocento e nello sviluppo della musica pianistica in Europa tra Otto e Novecento
Allievo di Giorgio Miceli, di Georges Mathias e François Auber, Rendano perfeziona i suoi studi con Friedrich Richter e Carl Reinecke.
Grazie alla sua folgorante carriera, ai rapporti istaurati con Franz Liszt, con gli allievi di Brahms, con il celeberrimo direttore d’orchestra Hans von Bülow, lo troviamo tra i pochissimi pianisti italiani ad essere accettati negli esclusivi circoli della musica tedesca alla fine dell’Ottocento e il suo legame d’ amicizia con Anton Rubinstein porta le sue composizioni nei concerti moscoviti.
Cattedra di pianoforte al Conservatorio di S. Pietro a Majella di Napoli, propone innovazioni nelle metodologie di insegnamento che applicherà nel suo istituto musicale, in cui tra i docenti saranno anche giovani di origine calabresi quali Alessandro Longo e Francesco Cilea.
Rientrato in Calabria compone Consuelo, ispirata alla protagonista di un romanzo di George Sand. L’opera viene rappresentata a Torino, Stoccarda, Mannheim, Francoforte, Lipsia, Dresda e Brema.
Siamo agli inizi del novecento e Rendano sperimenta le «Letture e interpretazioni musicali». Primo pianista italiano a eseguire l’integrale delle 32 Sonate di Beethoven tiene concerti di beneficenza in favore dei terremotati del Cosentino. Si interessa alle ricerche organologiche e sua fu l’invenzione del cosiddetto terzo pedale del pianoforte che permetteva un arricchimento delle possibilità espressive dello strumento.
Per info www.ibimuscalabrese.it