Attualità
Cosenza, a Massimo Scaglione il premio “Cittadino Illustre”
La commissione cultura del Comune di Cosenza premia il regista per aver esportato con i suoi film la Calabria nel mondo
Roma, 23 giugno – Domani 24 giugno alle 16,00 nel ridotto del teatro Rendano la Commissione Cultura del comune di Cosenza consegnerà il premio “Cittadino Illustre”al regista e sceneggiatore Massimo Scaglione. Si tratta di una onorificenza che vuole dare risalto a personalità del settore della cultura e dell’imprenditoria locali, iniziativa coordinata dal presidente della commissione Domenico Frammartino e da Maria Lucente. In questa occasione sarà consegnata una targa al regista calabrese Massimo Scaglione che ha dato risalto in tutta la sua carriera al sud e alla Calabria. Anche nel suo ultimo lavoro ‘ La moglie del sarto’ protagonisti Maria Grazia Cucinotta, Tony Sperandeo, Marta Gastini, Ernesto Maheux, tutto ambientato tra l’hinterland e la città brutia e che sarà nelle sale il prossimo autunno, il regista di origini cosentine utilizza una chiave di lettura di importanti temi sociali individuando punti di forza ma anche difetti da correggere della cultura meridionale e calabrese. La pellicola, che ha gia’ debuttato con successo alla 36/a edizione del ‘Festival du films du monde’ di Montreal e alla Rassegna del Toronto Italian Film Festival rappresenterà l’Italia e la Calabria il 22 luglio prossimo in apertura del festival mondiale del cinema di Fortaleza in Brasile. Scaglione, che si professa ‘allergico ai premi’ ma che con questo ultimo film ha raccolto riconoscimenti in tutto il mondo, si dice orgoglioso di riceverne uno dalla sua città : “ Cosenza – ha affermato – è la città di uno dei più grandi filosofi al mondo, Bernardino Telesio, già in tempi antichi dunque avvolta da un grande amore per la cultura e ricevere un premio qui a casa mia, in una città nota per la sua università e lontana dai fragori mondani, mi rende orgoglioso perché è la mia città che sta per consacrarmi come cittadino capace con il proprio lavoro artistico di esportare al di fuori dei suoi confini la cultura calabrese”.