Arte & Cultura
Il concorso ‘Art Hug – Abbraccio d’arte’ alla Moschea di Roma ha il suo vincitore: è Giovanni Casellato con l’opera ‘Finestra di luce’

Decretati dalla giuria anche il secondo e terzo classificato rispettivamente Madina M’Bodji e Egidio Scardamaglia. Per l’artista Giovanni Casellato la possibilità di esporre una selezione di proprie opere in Marocco. La mostra concorso, organizzata dall’associazione ArtisticaMente, è stata possibile grazie al supporto di S.E. Hassan Abouyuob ambasciatore del Marocco
di Tiziana Primozich
La giuria presieduta da Turi Sottile, Alex Mezzenga e Lucrezia Rubini ha decretato i vincitori del premio ‘Art Hug – Abbraccio d’arte’, mostra concorso alla sua terza edizione, che quest’anno si è tenuta presso la Grande Moschea di Roma dal 25 al 28 gennaio. Si tratta di Giovanni Casellato con l’opera ‘Finestra di luce’ che come primo classificato si aggiudica la possibilità di esporre alcune sue opere in Marocco. Madina M’Bodji nata in Marocco è la seconda classificata con l’opera ‘Madre Terra’ e terzo Egidio Scardamaglia con ‘Attesa’. “Sapientemente interpretato dai 46 artisti partecipanti il tema della mostra, l’abbraccio” ha detto nel suo intervento Lucrezia Rubini, critico d’arte, che ha dato lettura dei tre vincitori subito dopo la consegna dell’attestato di partecipazione agli artisti della mostra, organizzata dall’associazione ArtisticaMente di Carmine Perito con il supporto di S.E.Hassan Abouyuob ambasciatore del Marocco.
“L’abbraccio tra i popoli e l’arte, – ha spiegato Lucrezia Rubini – è un tema che coniuga il concetto di abbraccio con quello di arte, in stretta osmosi. Abbraccio è darsi all’altro, e ne vediamo un esempio tangibile nella ’hug terapy’ una tecnica che diminuisce l’ansia grazie all’effetto di complessi meccanismi biochimici, che intervengono durante un semplice abbraccio tra esseri umani. Anche nell’opera d’arte avviene una trasmissione tra chi guarda e chi l’ha prodotta. L’artista è un sensore sensibile di tutto ciò che ci circonda e che proietta in un opera d’ arte. Poi quanto è stato proiettato a livello di pathos nell’opera d’arte fa appello a chi guarda, ed è per questo che come in un abbraccio c’è questa circolarità, questo dialogo, questa trasmissione di energia in termini di pathos, che fa appello all’intuito, esprime una universalità, un dialogo tra i popoli. L’opera d’arte va al di là del logos e fa appello al pathos e quindi diventa integrazione tra popoli”.
Ed è proprio questo l’intento di ‘Art Hug – Abbraccio d’arte’, aprire una finestra sul mondo per vedere oltre i pregiudizi e ampliare i propri orizzonti. In un momento storico davvero pieno di contraddizioni l’associazione presieduta da Carmine Perito, che già da tre anni organizza l’evento affiancato da Anna Carla Merone e Irena Pavlyschyn, ha come preciso intento quello dell’abbraccio tra popoli al di là del credo religioso o della differenza etnica. Intento che ha incontrato il parere favorevole dell’Ambasciatore del Marocco e che ha spianato la strada sulla scelta della Grande Moschea di Roma come location espositiva inedita. Si tratta infatti della prima mostra all’interno della struttura di culto islamico, un primo passo verso l’abbattimento di barriere intrise di pregiudizio, un evento artistico che unisce tutti i partecipanti in un vero abbraccio virtuale.
I nomi dei partecipanti alla mostra:
Maria Chiara Arconte, Moussa Abdayem, Amhed Beshr, Ugo Bongarzoni,Anna Maria Borsatti, Giorgia Botticelli, Barbara Calcei ( Bake), Bouchra Charik, Ester Campese, Isabel Carafi, Giovanni Casellato, Maria Pia Corvanese, Livia Cucchi, Barbara De Cubellis, Daniela Delle Fratte, Luigi De Santo, Antonella Di Renzo, Laura Donato, Mimmo Emanuele, Carlo Esposito, Tony Esposito, Fabio Falciani, Yasmina Heidar, Hassan Elshab Ibrahim, Giulia Iosco, Sevven Kucuk, Loredana Giannuzzi, Mina Larocca, Teresa Matera, Mauro Marabitti, Angiolina Marchese, Francesco Mauro, Renato Mazza, Mumari, Carla Paltoni, Irena Pavlyshyn, Donatello Pentassuglia, Alessandro Piccinini, Giorgio Pugliese, Loredana Raciti, Flora Rucco, Renzo sbolci, Egidio Scardamaglia, Madina Sow Mododji, Nadia Turella.