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Ambiente & Turismo

Collisione mercantili vicino Corsica: al momento nessun rischio inquinamento in acque italiane

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Nonostante le attuali condizioni meteomarine risultino essere in peggioramento, la macchia di 600 metri cubi di fuel oil versata in mare a seguito dello scontro tra la nave portacontainer Csl Virginia con la nave ro-ro Ulysse, al momento non interessa le acque di responsabilità italiana

di T. Primozich

Non si fermano le operazioni di contenimento e bonifica del tratto di mare antistante la Corsica, dove il 7 marzo scorso una collisione tra due navi mercantili aveva provocato lo sversamento in acqua di olio carburante.

Continuano sotto il coordinamento delle autorità francesi e in ottemperanza al piano internazionale d’intervento antiquinamento RAMOGEPOL, per conto del Ministero dell’Ambiente, le attività di monitoraggio dei mezzi aerei e navali della Guardia Costiera italiana e le attività di contenimento e bonifica dell’inquinamento svolta dai mezzi Castalia.

Nonostante le attuali condizioni meteomarine risultino essere in peggioramento, la macchia, al momento, non interessa le acque di responsabilità italiana.

La Direzione Marittima di Genova, dando seguito alle indicazioni del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ha provveduto, in maniera preventiva, ad emanare una diffida ai Comandanti ed Armatori delle navi, al fine di adottare senza ritardo ogni misura atta a prevenire ogni rischio ambientale in un’ area di particolare interesse, dove  risiede la zona di protezione ecologica ed il Santuario dei Cetacei, denominato Pelagos. Analoghi provvedimenti sono stati adottati dalle Direzioni Marittime di Livorno ed Olbia, Comandi Regionali prossimi all’area attualmente interessata dall’inquinamento.

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