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Cina, passa deroga alla legge sul figlio unico, ma solo in città

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legge-del-figlio-unico-cina-cittàIl Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo approva un pacchetto di riforme: ora nei centri urbani sarà possibile avere due figli. Via libera anche all’abolizione dei campi di lavoro.

 Roma, 28 dicembre – La politica cinese del ‘figlio unico’, istituita con legge del 1980, è arrivata al capolinea. Almeno nei centri urbani della Repubblica popolare cinese, dove sarà possibile mettere al mondo anche il secondo figlio a coppie in cui uno dei due coniugi è figlio unico. Lo ha stabilito il Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo che ha  approvato un pacchetto di riforme del partito comunista. Una decisione presa a seguito del calo demografico che ha ridotto di 3 milioni i lavoratori cinesi nello scorso anno. Nel pacchetto riforme rientra pure l’abolizione dei campi di lavoro, strutture utilizzate sin’ora per i detenuti, spesso dissidenti politici, senza regolare processo. Realtà ampiamente denunciata in questi anni dalle organizzazioni umanitarie in difesa dei diritti dell’uomo. Gli attuali laojiao, i campi lavoro nati negli anni 50 del secolo scorso, diverranno in realtà qualcos’altro, forse centri di riabilitazione per tossicodipendenti. Ma Amnesty International nutre seri dubbi sul futuro di queste nuove strutture, che potrebbero in futuro rivelarsi nuovi laojiao, utili a privare della libertà ancora una volta i dissidenti del regime.

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