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Diritti umani

Centotredici migranti sbarcano in Sicilia e oltre duecento potrebbero arrivare in Italia

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Salvini:«La nave sarà accolta in un porto non italiano». Ma Di Maio non è d’accordo.

di Vito Nicola Lacerenza

La nave portacontainer  danese Alexandre Maersk con a bordo 113 richiedenti asilo ha attraccato nel porto siciliano di Pozzallo. L’autorizzazione allo sbarco è giunta poche ore fa dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, dopo che le autorità portuarie avevano allertato il Viminale sul peggioramento delle condizioni meteo e del mare. A favorire l’approdo della Alexandre Maersk sono stati due fattori: la nave sostava da tre giorni in acque italiane e non apparteneva a nessuna ONG, considerate da Salvini “taxi degli scafisti”. E’ una situazione diversa da quella della nave Lifeline che, oltre ad essere di una ONG tedesca, ha soccorso 234 migranti in prossimità delle coste libiche per poi sostare diversi giorni vicino Malta, che ha negato ai profughi l’accoglienza insieme a Germania, Olanda e Spagna.

Intanto i viveri sulla Lifeline scarseggiano e, secondo il governo francese, «spetta all’Italia accogliere” la nave; inoltre il governo francese ha rifiutato l’invito  rivolto dal ministro dell’Interno Salvini di “aprire le frontiere a Ventimiglia”, lasciando entrare gli immigrati accampati a ridosso del confine italo-francese. La polemica sulla “linea dura” sui migranti continua ad attirare critiche unicamente sull’Italia. Ma il leader della Lega non cede e ha fatto sapere che «la Lifeline sarà accolta da un porto non Italiano». Meno convinto è apparso il vice premier Luigi Di Maio che ha menzionato la possibilità che l’Italia “apra i porti, se Spagna, Francia, o Malta non aprono i porti alla nave Lifeline”, che, ferma di fronte alle coste maltesi, potrebbe approdare sull’isola, come riferito dal  portavoce del governo francese Benjamin Griveaux.

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