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Caso Shalabayeva, Farnesina: ministero non era al corrente dell’espatrio

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++ Caso Ablyazov: Farnesina, da questura no indicazioni ++(Foto Ansa)

 

La richiesta fatta dall’ufficio immigrazione della Questura di Roma faceva riferimento alla signora Alma con il suo nome da ragazza e non dava alcuna indicazione che potesse fare risalire al dissidente kazako.

Roma, 13 luglio – Un pasticcio burocratico, un giallo o un intrigo internazionale. La vicenda di Alma Shalabayeva, moglie del dissidente Ablyazov rimpatriata in Kazakhistan con la figlia a fine maggio, continua a rimanere un mistero. Mentre la donna si trova agli arresti domiciliari a casa del padre nel suo Paese, in Italia la vicenda si trascina e il Movimento 5 Stelle con Sel chiedono le dimissioni del ministro dell’Interno Angelino Alfano. Intanto, fonti della Farnesina fanno sapere che il fax del 29 maggio alla Questura di Roma si limitava a rispondere se Alma Shalabayeva avesse o no copertura diplomatica e non poteva collegare la signora al marito rifugiato politico in Gb, ribadendo che il ministero non era al corrente del provvedimento di espatrio.

La richiesta fatta dall’ufficio immigrazione della Questura di Roma, proseguono le fonti, faceva riferimento alla signora Alma con il suo nome da ragazza e non dava alcuna indicazione che potesse fare risalire al dissidente kazako. Un collegamento era peraltro impossibile in quanto – precisano le fonti – la Farnesina ”non ha alcun accesso a nessun tipo di data-base dei cittadini stranieri” in Italia. ”Non potevamo fare nessun collegamento tra questa signora, indicata con il suo nome da ragazza e di cui ci veniva solo chiesto se godesse o meno di copertura diplomatica, e la moglie di Ablyazov, che sarebbe stata poi rimpatriata con un provvedimento di cui il ministero degli Esteri non era assolutamente a conoscenza”. La Farnesina, poi, si e’ subito attivata per aiutare la signora Alma Shalabayeva, una volta appreso del provvedimento di rimpatrio forzato in Kazakistan disposto nei suoi confronti e di cui non era stata messa a conoscenza.
Ma anche dal Viminale arrivano indiscrezioni. A quanto apprende l’agenzia Ansa da fonti interne, arriva ”tra 2-3 giorni per essere discussa la prossima settimana” la relazione del capo della Polizia, Alessandro Pansa, sul caso dell’espulsione – ieri revocata – di Alma Shalabayeva, moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov.
A dare notizie, invece, sulla situazione della donna in Kazakhistan, il suo avvocato in Italia che spiega: “Adesso Alma Shalabayeva e la figlia sono in una casa del padre di lei, non hanno avuto maltrattamenti almeno per ora. La donna si trova agli arresti domiciliari”. Il legale, però, aggiunge: “Per raggiungerla abbiamo dovuto prendere contatto con un console in Kazakistan. Non ci risultano ulteriori pericoli per la signora, ma suo marito è il maggiore oppositore del regime e questo ci fa temere per il futuro. È importante – dice ancora – che i riflettori su questa vicenda restino accesi. Il nostro governo subito si è mosso con il governo kazako per il bene della signora, da questo punto di vista siamo tranquilli, ma resta il fatto della gravissima irregolarità delle nostre forze di polizia compiuta all’insaputa del governo”.

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