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Diritti umani

Carcere di Castrogno, L’Abruzzo Punta sul Reinserimento: Via Libera Unanime alla Risoluzione su Sicurezza e Dignità

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Presentata dai Consiglieri Marilena Rossi e Dino Pepe, la misura non si limita a chiedere maggiore sicurezza, ma pone l’accento sulla necessità di trasformare la detenzione in una vera opportunità di cambiamento e inclusione sociale.

di Laura Marà

La Regione Abruzzo ha inviato un messaggio chiaro sul futuro della Casa Circondariale di Teramo – Castrogno, approvando all’unanimità la Risoluzione n. 38/2025. Presentata dai Consiglieri Marilena Rossi e Dino Pepe, la misura non si limita a chiedere maggiore sicurezza, ma pone l’accento sulla necessità di trasformare la detenzione in una vera opportunità di cambiamento e inclusione sociale.

Il voto unanime della quinta commissione consiliare è stato definito dai proponenti un “segnale forte di unità e responsabilità”, che impegna il Presidente e la Giunta regionale a intervenire con urgenza.

Reinserimento Sociale come Chiave per la Sicurezza

Il cuore innovativo della risoluzione risiede nella richiesta di sviluppare con priorità programmi di formazione e reinserimento sociale e lavorativo per i detenuti. I Consiglieri Rossi e Pepe hanno evidenziato che “la sicurezza si costruisce anche attraverso il rispetto dei diritti e la valorizzazione di chi ogni giorno opera in contesti complessi”. La loro visione è chiara: la Regione deve essere “parte attiva nel promuovere una giustizia che non sia solo pena, ma anche opportunità di cambiamento”.

Questo approccio sottolinea un principio fondamentale: garantire la dignità e la prospettiva futura ai detenuti è un investimento per l’intera comunità, riducendo la recidiva e rafforzando il tessuto sociale.

Sanità e Personale al Centro dell’Urgenza

Oltre al focus sul reinserimento, la Risoluzione n. 38/2025 affronta con urgenza le criticità strutturali e operative di Castrogno. Tra gli impegni richiesti:

  • Rafforzamento della Sanità: Potenziamento dei servizi di sanità penitenziaria, in stretta collaborazione con la ASL di Teramo, per garantire il diritto alla cura.
  • Valorizzazione del Personale: Miglioramento delle condizioni di lavoro e degli spazi per il personale penitenziario, riconosciuto come elemento cruciale del sistema.
  • Potenziamento della Sicurezza: Interventi mirati per incrementare la sicurezza interna ed esterna della struttura.

 

Lavoro di Squadra Istituzionale

L’attuazione di queste misure richiederà un coordinamento istituzionale senza precedenti. La Risoluzione esige infatti una collaborazione stretta tra Regione, Ministero della Giustizia, ASL e amministrazioni locali, superando la tradizionale frammentazione degli interventi.

L’approvazione unanime della risoluzione segna l’inizio di un percorso concreto per migliorare la qualità della vita e del lavoro nel carcere teramano, rafforzando il ruolo dell’Abruzzo nella promozione di un modello di giustizia penitenziaria più umano ed efficace.

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