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Arte & Cultura

Calabria, terzo posto nel concorso “Il borgo dei borghi” a Santa Severina

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logo_Il_Borgo_dei_BorghiAssessore Caligiuri: “Santa Severina è l’esempio della Calabria che vogliamo”

Roma, 24 aprile –  “Santa Severina e’ l’esempio della Calabria che vogliamo: quella che attraverso la cultura crea economia e costruisce un modello di sviluppo”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri commentando il successo del Comune di Santa Severina al concorso “Il borgo dei borghi” indetto dalla trasmissione RAI Kilimangiaro, dove la cittadina calabrese ha conseguito la terza posizione nazionale. “Il caso di Santa Severina – ha proseguito Caligiuri – oggi agli onori positivi della cronaca grazie adesso all’opera del suo attuale Sindaco Diodato Scalfaro, e’ la dimostrazione di come lo sviluppo debba essere sostenuto dal basso”.

L’assessore ha poi proseguito dicendo che “negli ultimi anni, ci sono stati importanti investimenti pubblici che hanno portato alla ristrutturazione del cuore pulsante di tutto il borgo che e’ il castello, cosi’ come della piazza, della cattedrale, delle due chiese sovrapposte di Santa Filomena e di Santa Maria del Pozzo e poi recentemente, in questa legislatura regionale, del museo diocesano.mario-caligiuri Ma tutti questi investimenti sarebbero rimasti vani se non ci fosse un’energia locale che ha portato a realizzare luoghi di accoglienza, ristorazione di qualità, occasioni di incontro nazionali e internazionali”. L’Assessore ha poi sostenuto che “tra gli altri, con Altomonte, Taverna e Gerace, Santa Severina e’ la dimostrazione evidente di come si possa fare crescere l’economia attraverso l’intelligente uso del patrimonio culturale, coinvolgendo i cittadini e i privati e avendo una visione dello sviluppo che vada al di la’ dei confini comunali”. “Questi risultati – ha concluso Caligiuri – non si possono realizzare se non c’e’ una chiara consapevolezza e un ampio coinvolgimento locale in grado di promuovere e valorizzare gli investimenti pubblici, diffusi in tutta la regione da decenni ma che solo in pochi luoghi sono riusciti a creare reale sviluppo”. Non a caso, proprio a Santa Severina, sorse ai primi del Novecento la rivista “Siberene”, venne in visita il grande linguista tedesco Gerald Rohlfs, svolse studi Paolo Orsi, si verifico’ la solenne visita del patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, vengono ancora pubblicati i “Quaderni siberenensi” e diversi studiosi hanno compiuto e compiono importanti ricerche come Francesco Le Pera, Salvatore Pancari e Ulderico Nistico’, che molto si e’ speso in questi ultimi anni per il rilancio di questa perla della cultura calabrese. Cosi’ come va evidenziata la sensibilità di amministratori e cittadini che nel corso degli anni hanno limitato quegli scempi edilizi che caratterizzano tanti centri storici calabresi ed italiani.

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