Ambiente & Turismo
Calabria. Percorsi archeologici per Briatico

Il sindaco Lidio Vallone e la sua amministrazione invitano singoli e aziende ad aderire all’Art Bonus, per costruire assieme i percorsi archeologici del territorio di Briatico
Ne avevamo già parlato lo scorso anno di Briatico e dell’interesse manifestato dall’università di Siena per i siti archeologici di Briatico. Un interesse che si è allargato al territorio, alle necropoli sparse sulle sue frazioni, alle architetture.
Un interesse che ha prodotto pubblicazioni, ricerche e visite, ma che non serve a moltiplicare i fondi necessari per creare, in primis, percorsi agevoli ma soprattutto sicuri per poter accedere ai siti.
L’amministrazione guidata da Lidio Vallone, sin dalla sua nascita, ha mostrato cosa voglia dire amministrazione partecipata e, con il testa l’assessore alla cultura Mariateresa Centro, i cittadini si sono mobilitati “fisicamente” per rendere la cittadina pulita, ordinata. Una cittadina vocata al turismo, che proprio con la nuova amministrazione ha deciso di estendere la propria offerta. Non solo mare, sole, strutture ricettive e balneari, ma cultura e fruibilità di luoghi storici e archeologici.
Nella piacevolissima chiacchierata il dottor Vallone, sindaco di Briatico il cui dinamismo è palpabile, ci ha parlato del grande impegno dell’amministrazione per creare condizioni di percorribilità alla rete viaria che conduce ai siti, soprattutto di Briatico Vecchio, e dello scontro con problemi di natura geologico-strutturale che richiedono interventi di maggior entità che la sola amministrazione non riesce a sopportare.
Quindi il primo step ha riguardato la progettazione per il ricorso ai finanziamenti nazionali e comunitari, che fra l’altro prevedono messa in sicurezza dei percorsi e indagine geologica, della lunga attesa, ancora in corso, sulle determinazioni in merito.
L’amministrazione non si ferma e intanto decide di rivolgersi ai cittadini e agli imprenditori, in particolar modo a quelli che portano Briatico nel cuore chiedendo di contribuire alla rinascita e al rilancio storico e archeologico territoriale. Non investimenti o donazioni personali bensì fruendo della legge sul mecenatismo.
Cosa è l’Art Bonus e perché donare “conviene”
L’Art Bonus (decreto 83 del 31 maggio 2014, convertito in legge il 30 luglio dello stesso anno) si traduce in un credito d’imposta che può essere richiesto a fronte delle erogazioni liberali per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica e per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti, delle fondazioni lirico-sinfoniche o di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo.
La misura della detrazione fiscale è pari al 65% delle erogazioni liberali in denaro effettuate in ciascuno dei due periodi d’imposta e al 50% di quelle effettuate nel periodo d’imposta successivo. La legge prevede dei limiti di credito differenziati a seconda che la donazione sia effettuata da persone fisiche, titolari di reddito d’impresa (imprenditori individuali, società, enti che svolgono attività commerciale e enti non commerciali che esercitano anche marginalmente attività commerciale) o imprenditori individuali ed enti non commerciali che esercitano anche attività commerciale.
Cosa si avrebbe la possibilità di realizzare con l’amministrazione partecipata di pubblico e privato
Attraverso i finanziamenti potrebbe essere portata alla luce l’intera consistenza del patrimonio archeologico della costa briaticese, dalle ville romane che occupano Briatico mare, alle due torri saracene di Briatico e Sant’Irene, dal mulino della rocchetta, alle necropoli tra San Leo e Potenzoni, da Briatico Vecchio alla vecchia San Leo.
Perché “Briatico è mare, Briatico è agricoltura, Briatico è imprenditoria, però Briatico è anche e soprattutto beni culturali”. Vi lasciamo con questa ultima frase del sindaco Lidio Vallone, sperando ci sia chi raccolga l’appello. Noi, dal canto nostro, vi terremo informati.