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Arte & Cultura

Calabria. Il Conservatorio di Vibo Valentia compie 50 anni

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Obiettivo della direzione del Maestro Vittorino Naso la creazione di professionisti in grado di sostenere la carriera musicale.

Nacque nel 1971, come sezione staccata del Conservatorio di Reggio di Calabria “F. Cilea”, in una città, quale Vibo Valentia, ricca di storia, tradizioni, cultura e scambi culturali con altre regioni e Stati sin da epoche remote. In una città siffatta non possono mancare “figli” il cui nome sia da accompagnarsi a studi, archeologia, umanesimo, musica. Ed è ad uno di questi figli, Fausto Torrefranca (pseudonimo di Fausto Acanfora), padre della musicologia e istitutore della cattedra universitaria di storia ed estetica musicale, che con il raggiungimento dell’ autonomia, nel 1989 fu intestato.

Caratteristica peculiare del Conservatorio la intensa attività formativa e gli scambi culturali, associati a quella didattica. Ciò ha consentito il confronto con realtà nazionali ed internazionali permettendo la crescita professionale dei docenti e la maturazione culturale degli allievi  e la successiva istituzione del Politecnico Internazionale “Scientia et Ars”, primo in Italia ad avviare il biennio di secondo livello e qualche anno dopo i corsi accademici triennali di primo livello e di secondo livello.

Nuova energia giunge al “Torrefranca”   con la direzione affidata ad ulteriore figlio vanto di questa città: il Maestro Vittorino Naso.

Diplomato con il massimo dei voti in Strumenti a Percussione presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma, collabora con le orchestre dei principali Teatri italiani e della Rai. Ha suonato nelle principali sale da concerto internazionali ed ha partecipando a numerosi Festival internazionali. Collabora abitualmente con alcuni fra i più importanti compositori di musiche per film, televisione e teatro, uno tra tutti l’indimenticato Morricone. Ha tenuto concerti in Canada, Messico, Stati Uniti, Argentina, Cile, Uruguay, Brasile, Romania, Spagna, Inghilterra, Germania, Belgio, Grecia, Austria, Svizzera, Francia, Venezuela, Colombia, Russia, Cina e Giappone.

Un direttore speciale accolto al momento dell’insediamento da una miriade di post sui social  di allievi ed ex allievi, colleghi e personalità del mondo della cultura, testimonianza dell’ottimo lavoro reso quale docente,  nonostante gli innumerevoli impegni che lo hanno portato in ogni angolo del mondo, e quale musicista. Un direttore che parla, oggi, con orgoglio dell’istituzione che dirige, nonostante le difficoltà determinate dal periodo particolare. Le lezioni a distanza ed in presenza si stanno svolgendo con minuziosa attenzione per permettere la didattica in perfetta sicurezza.

Il Conservatorio Torrefranca vanta un corpo docenti di primissimo livello, ed offre, oltre ai corsi di studio  tradizionali, attinenti la musica classica , anche quelli riguardanti il jazz ed anche per quest’ultima branca i docenti sono altamente qualificati.

Anche il livello degli allievi che hanno frequentato o stanno ancora frequentando il conservatorio è elevato, in osservanza dei sempre più alti standard di preparazione che vengono richiesti per emergere nel panorama musicale italiano ed internazionale. E’ questo l’obiettivo principale del conservatorio: creare dei professionisti, con un grado di capacità e preparazione adeguati a sostenere una carriera in campo musicale. I risultati ci sono stati, e anche lusinghieri. I nostri allievi suonano in molte tra le principali orchestre italiane, sono stimati docenti in conservatorio, sono solisti di riconosciuto valore. L’idea è che alla base di tutto ci sia il lavoro, lo studio con il supporto e l’indirizzo di docenti capaci e qualificati.

Credo che questa frase di Arturo Benedetti Michelangeli riassuma perfettamente lo spirito che anima il conservatorio: “Essere un pianista e un musicista, non è una professione. È una filosofia, una concezione di vita che non può basarsi né sulle buone intenzioni, né sul talento naturale. Bisogna avere prima di tutto uno spirito di sacrificio inimmaginabile

E lui, sorridente, accogliente e professionale, questo spirito di sacrificio inimmaginabile ben lo conosce e grazie al suo esempio ben lo trasferisce. Del resto la passione, la profonda dedizione all’arte e soprattutto l’umiltà sono gli elementi che fanno grande un Maestro.

Auguri al Conservatorio “Torrefranca” dunque, i presupposti per nuovi luminosi traguardi ci sono tutti.

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