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Arte & Cultura

Calabria: Caligiuri, giovani vedono futuro come una promessa

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L’ assessore alla Cultura della Regione Calabria su indagine condotta dal Censis: ‘Il lavoro in rete dei giovani calabresi è una reale opportunità per il loro futuro’.

censisRoma, 9 ottobre – “La ricerca che abbiamo commissionato al Censis è rivolta a quei settori di lavoro ancora poco esplorati verso i quali il sistema tradizionale dell’istruzione è spesso impreparato. Si stanno formando delle competenze autonome e individuali dall’uso del web che fanno le singole persone e che poi si vanno a esplicare attraverso una serie di mestieri come lo sviluppatore o il web designer” . Lo dice Mario Caligiuri, assessore alla Cultura della Regione Calabria, a margine di una conferenza stampa di un’ analisi dell’orientamento dei giovani calabresi al lavoro in rete, condotta insieme al Censis.
“C’è bisogno di figure che siano in grado di svolgere queste funzioni in maniera sempre più evoluta e sempre più aggiornata. E allora censire e dare questi strumenti, metterli a disposizione del mondo dell’istruzione e della formazione della nostra regione – sottolinea – ci è sembrata un’ iniziativa che può’ certamente essere utile. Anche perché la ricerca si è estesa non solo ai giovani delle scuole superiori ma anche alle start up innovative. Sono stati analizzati dieci casi che hanno dato degli esiti sorprendenti”.
“Ha confermato grande positività dei giovani calabresi che vedono il futuro non come una minaccia ma come una promessa piena di opportunità – prosegue – Addirittura il 54,7% ritiene che ciò che ha fatto Mark Zuckerber, fondatore di Facebook, si possa realizzare anche in Calabria. Inoltre si dichiarano disposti a mettersi in proprio, dimostrano una grande vivacità’ coloro che studiano negli istituti tecnici e le start up innovative si dimostrano moltiplicatori di innovazione. Sono degli elementi di speranza che vanno fatti conoscere e sostenuti. Non solo la Calabria – aggiunge Caligiuri- ma tutto il Paese ha bisogno di questi processi di cambiamento. La scuola è importante ma oggi c’è bisogno che al titolo di studio si associno competenze reali richieste dal mercato. È questo il salto di qualità che va fatto. E la ricerca del Censis – prosegue – va proprio in questa direzione. Per spingere il sistema tradizionale della formazione a tenere conto di quello che sta emergendo spontaneamente all’interno della rete poichè il mondo virtuale sta diventando sempre più il mondo reale”. Caligiuri ha quindi concluso dicendo che “e’ altamente significativo che questa ricerca si sia presentata al Senato, dove la Calabria in questa occasione si e’ presentata all’Italia non per illustrare i suoi mali, non per chiedere con il cappello in mano ma per cercare di individuare strade nuove per tutto il Paese”.

 

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