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Arte & Cultura

Calabria, Beni Culturali: formare professionisti che trasformano la cultura in lavoro

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Tra gli intenti dell’assessore alla Cultura, Caligiuri, la formazione di figure che valorizzino e rendano produttivo il settore dei Beni Culturali calabresi
restauro1Roma, 5 agosto  – “Per fare diventare la cultura motore di sviluppo economico e civile non servono le affermazioni di principio. Prima di tutto ci vogliono persone appositamente formate che siano capaci di trasformare la cultura in lavoro e ricchezza, immagine e creatività, valorizzando le tante opportunità e i tanti beni che abbiamo in Calabria”. E’ quanto ha dichiarato l’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri intervenendo a Pedace nel Convento di San Francesco di Paola alla presentazione dei corsi di CO.RE. Scuola di Alta Formazione in Conservazione e Restauro. Alla manifestazione hanno partecipato il Presidente del CO.RE. Armando Rossi, il Sindaco di Pedace Marco Oliverio, l’Assessore Provinciale alla Formazione Professionale Giuseppe Giudiceandrea e il Direttore Amministrativo della Sovrintendenza Regionale Salvatore Patamia. Dopo aver apprezzato l’attivita’ della Scuola presieduta da Rossi, Caligiuri ha ricordato l’impegno sui beni culturali svolto negli ultimi anni dalla Regione Calabria, le cui ricadute positive sull’economia regionale sono state evidenziate anche dalla Banca d’Italia e dall’Unioncamere regionale. “Risultati ancora più concreti – ha proseguito Caligiuri – si realizzeranno nei prossimi anni, quando si dispiegheranno gli esiti degli investimenti sui completamenti dei beni culturali, complessivamente oltre settanta milioni di euro ai quali si aggiungono altri sessanta milioni dell’antica Kroton. Un deciso passo avanti sara’ certamente prodotto dai bandi sulla valorizzazione dei beni culturali da parte dei privati. Caligiuri ha ricordato l’avviso sui beni culturali espletato e quello che e’ in corso, la cui scadenza e’ prevista per meta’ ottobre ed ammonta a oltre 5 milioni di euro, prevedendo contributi a fondo perduto fino a 200 mila euro. I corsi organizzati dalla Scuola di Alta Formazione, d’intesa con numerosi professori ed esperti italiani ed esteri, sono orientati verso l’archeologia e archeometria preventiva, il recupero dei centri storici e conservazione e restauro dei beni culturali.

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