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Arte & Cultura

Calabria. A Vibo Valentia Capitale Italiana del Libro 2021, altri due appuntamenti accendono le luci di Palazzo Gagliardi

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Irene Facheris, il suo “Parità in pillole”, e Domenico Garrì, “Carnalavari, lu Jerramu Ramingu Giubbilanti”. Due ulteriori generi letterari sui quali e con i quali confrontarsi. In un testo parità e discriminazioni, nell’altro narrazione in vernacolo di un percorso iniziatico. Comune in entrambi lo sfondo psicologico e sociale.

Nuovi interessantissimi incontri quelli offerti dalla rassegna “Un libro al mese. Visti da vicino” dell’associazione no profit L’Isola che non c’è, condivisa con l’associazione Ipathia e l’amministrazione comunale in occasione di Vibo Valentia Capitale Italiana del Libro 2021. Due momenti separati introdotti dalla presidente dell’associazione organizzatrice Concetta Silvia Patrizia Marzano.

Irene Facheris e i ragazzi della classe del progetto di comunicazione del Liceo classico “M. Morelli” si incontrano per discutere delle piccole grandi discriminazioni quotidiane con il libro “Parità in pillole”. A guidare l’interessantissima serata ed il dibattito il direttore di Zoom24, Tonino Fortuna e ad accompagnare i “giornalisti in erba” la professoressa Vania Continanza.

A rappresentare l’amministrazione comunale nell’indirizzo di saluto, ma anche a fornire una preziosa introduzione, l’assessore alla Pubblica Istruzione e alle Politiche Sociali, Rosamaria Santacaterina, che nel suo intervento ha dato una lettura molto approfondita del testo. E’ stato quindi il giornalista Tonino Fortuna a presentare agli astanti l’autrice, milanese, psicologa e formatrice,  e le tematiche contenute nel libro in presentazione. Ha preso poi la parola la professoressa Continanza che ha, insieme agli allievi della IV A, intervistato l’autrice. Svariati i temi trattati dal femminicidio alla cultura dello stupro, dalla colpevolizzazione della vittima alla mortificazione per le scelte sessuali e alla diffusione di “materiale” intimo per vendetta. Ma non solo, si sono affrontate le tematiche relative alle quote rosa, alla differenza salariale ancora esistente, alle limitazioni prodotte dalla legge sulla maternità/paternità, alle molestie correlate con il potere. Un universo di discriminazioni, quelle esaminate, che ha riguardato l’analisi di tutti i generi. La serata, piacevolmente divenuta una “chiacchierata tra amici” ha visto gli interventi dei ragazzi e si è conclusa con la promessa dell’autrice di un nuovo incontro proprio nell’Istituto “M. Morelli” ed un invito ai presenti ad attivarsi per la costruzione di un mondo in cui tutti gli individui siano trattati come pari.

Nel secondo incontro, nel quale i saluti istituzionali sono stati affidati all’assessore alla cultura Daniela Rotino che ha manifestato all’autore il proprio personale interesse per il testo, la presenza e l’intervento del sindaco di Briatico, Lidio Vallone, la cui frazione San Costantino ha dato i natali all’autore dell’opera in presentazione.

La serata condotta dalla presidente regionale dell’Unione Italiana del Libero Teatro (UILT), Angela Bentivoglio, ha riguardato un’opera interamente in vernacolo. Scritte dalle abili mani di Domenico Garrì, studioso delle tradizioni popolari, le sestine, che seguono perfettamente la metrica, hanno trasportato il pubblico in una storia fantastica e bellissima, al di là del tempo e dello spazio, con i suoni straordinari della lingua della terra di origine. Una lettura per la gente di Calabria che vive ancora un rapporto emozionale con la propria terra, che sente il bisogno di riscoprire o di rafforzare un’identità storico-culturale che negli ultimi decenni è andata sempre più indebolendosi. Un libro dedicato a tutti gli emigrati che hanno lasciata la propria terra per necessità con la speranza di tornare.

E questo rapporto fortemente empatico è risuonato, attraverso la recitazione di alcuni brani, dalla voce di Angela Bentivoglio. Da perfetta mattatrice ha accompagnato il pubblico lungo tutto il “viaggio” che il testo propone, intervallando la lettura di brani al dialogo con l’autore, permettendo al pubblico di comprendere il complesso percorso iniziatico e le forti emozioni del protagonista nascoste tra le righe. Numerosi gli interventi e a conclusione della serata tributo dal pubblico alla organizzatrice della rassegna Concetta Silvia Patrizia Marzano per la scelta di testi, autori e relatori.

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