Arte & Cultura
Aumentano interventi per cambio di sesso: +25% in 5 anni
Mutare identità sessuale ormai non è un tabù. Il fenomeno interessa un quarto di italiani in più, nascono centri di assistenza per chi si sente in bilico e nuove tecniche operatorie
di Clara Ballari
Roma, 5 settembre – Chi pensa che l’identità sessuale degli individui sia una linea retta dovrà ricredersi:” la psiche e la natura”, – sostengono gli esperti, – “offrono più strade. E’ il caso di padri di famiglia che si rivolgono a centri specializzati per poter cambiare sesso; donne che sognano un futuro al maschile”. Fino a pochi anni fa tutte le problematiche legate alle scelte sessuali o all’identità di genere venivano nascoste o rifiutate, mentre ora la società comincia a parlare di “terzo sesso”. Nel mondo scienziati, medici, ricercatori, forniscono studi approfonditi ma anche centri specializzati dove trovare equipe in grado di aiutare chi si sente in bilico fra l’essere maschio o femmina. Secondo gli specialisti la “confusione sessuale” o le anomalie in tutte le fasce di età risultano più consistenti rispetto al passato per una maggior consapevolezza del fenomeno e dal fatto che il “problema” si possa risolvere e ci siano strutture specializzate. E in Italia? Gli ospedali hanno avuto un incremento esponenziale di richieste di interventi chirurgici per il cambio di sesso, con liste d’attesa sempre più lunghe. In particolare negli ultimi vent’anni le operazioni eseguite nel Bel Paese sono circa 2000, di cui 596 al San Camillo di Roma.” Ogni mese si rivolgono al servizio in media 10 nuove persone” – sottolinea il direttore generale del San Camillo Aldo Morrone; e la richiesta di cambiare sesso è aumentata negli ultimi anni anche per bambini e neonati. “abbiamo eseguito oltre 350 interventi di questo tipo su bambini entro i sei anni di età”, dichiara il direttore. Le stime dell’Onig (Osservatorio nazionale identità di genere), rivelano una media di circa 100 operazioni l’anno fra gli adulti: una sessantina da uomo a donna, con una lista d’attesa che supera i due anni e una cinquantina in media per passare da donna a uomo. Al momento non c’è una certezza scientifica delle cause del disturbo di identità di genere, anche se si ipotizzano basi psico-biologiche.