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Attacco a Parigi: 128 i morti, l’Isis rivendica gli attentati

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Il senatore Sergio Divina (LN): “Siamo in guerra contro un nemico che noi stessi abbiamo fatto entrare a casa nostra. Basta buonismo, è arrivato il momento di prevenire ulteriori tragedie.”

tour-eiffel-spenta-600x300Roma, 14 novembre – “Siamo in uno stato di guerra contro un nemico che può essere quello della tua porta accanto o che lavora in una fabbrica o vive in una periferia di una qualsiasi città. Nemici dormienti, pronti a colpire e magari confusi tra i profughi. Da tutto ciò ne deriva che dovremo chiederci se non sia il caso di annullare il Giubileo! Anche perché questo Giubileo non riguarda solo Roma ma tutte le città del mondo, tutte le chiese, possibili obiettivi di questi sciagurati” così dalle pagine di Facebook il senatore Sergio Divina, vicecapogruppo al Senato della Lega nord e vicepresidente commissione Difesa, commenta l’orrore della scorsa notte che ha visto Parigi teatro di ben 7 attentati terroristici che hanno messo a ferro e fuoco la capitale della Francia. L’escalation della terribile nottata trascorsa dalla popolazione parigina ha avuto il suo inizio con un primo attentato nel X arrondissement, in una brasserie nel quartiere tipico dei ristoranti kosher, poi un attacco al Batclan sala per concerti nell’XI arrondissement dove si stava svolgendo un concerto del gruppo americano ‘Eagles of death metal’, dove si è verificata una carneficina con un centinaio di morti. A Saint-Denis, allo Stade de France dove in piena amichevole Francia- Germania tre esplosioni improvvise hanno seminato il terrore tra i 50 mila presenti alla partita, compreso il presidente Hollande, che proprio in tribuna è stato avvisato della tragedia in atto. Quasi in contemporanea una sparatoria a rue de Charonne, a boulevard Beaumarchais e ancora a Faidherbe, tutti e tre luoghi a pochi metri da place de la Bastille. Un modo per dimostrare “ siamo ovunque, non avete via di scampo, la città è sotto assedio”. In ogni luogo colpito uomini con la barba lunga e a volto scoperto urlavano “Allah è grande” mentre i militanti dello Stato islamico celebravano su Twitter con l’hashtag in arabo “Parigi in fiamme”. Il bilancio in vite umane non ha precedenti nella storia dell’Europa unita: 128 morti, 200 i feriti di cui 99 gravi, tra di essi due italiani feriti lievemente e una ragazza, Valentina Solesin, che era al Bataclan e al momento risulta dispersa. “E’ arrivato il momento di prendere contatto con la tragica realtà- spiega Sergio Divina – da lungo tempo tutti gli appelli e gli avvertimenti della Lega Nord sono rimaste parole al vento, inascoltate da chi ha ostentato solo un improduttivo quanto deleterio buonismo. Oggi dopo la morte di tanti innocenti a Parigi bisogna prendere atto che siamo di fronte a un nemico pericoloso, organizzato e spietato. Oggi la risposta deve essere decisa ed inequivocabile, ma soprattutto deve vedere tutti i paesi europei uniti in un fronte comune contro un terrorismo al quale noi stessi abbiamo permesso di entrare a casa nostra. Sin da prima dell’estate avevo lanciato un significativo allarme riguardo la creazione del nuovo califfato ai confini tra Iraq e Siria dove migliaia di ragazzi europeizzati, provenienti anche dall’Italia, rientravano liberamente nei rispettivi paesi rispondendo agli indottrinamenti ricevuti dai formatori fondamentalisti. L’Isis da molto tempo, forte del suo potere economico, paga a suon di dollari giovani che, sulla scia della disperazione di tanti immigrati, entrino in Italia e in Europa a pianificare azioni terroristiche. Tutto questo andava previsto e ostacolato opponendo un’azione mirata ad azzerare sul nascere, con opportuni interventi militari in Siria, ogni possibile futuro attacco terroristico dell’Isis, con l’aiuto anche della Russia” conclude Divina.

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