Ambiente & Turismo
Ambiente: Comitato Salubrità’ aria, minaccia radon al pari amianto
Il radon è considerato il secondo fattore di rischio ambientale secondo l’Oms
di Romolo Martelloni
Roma, 20 dicembre- Un nuovo studio americano sul radon residenziale dimostrerebbe che, in un periodo di esposizione da 5 a 30 anni e di fronte a concentrazioni medie di questo gas di circa 3.0 picocurie per litro d’aria, c’è un aumento dall’11 al 21% del rischio di cancro ai polmoni. Gli attuali livelli di radon in ambienti residenziali considerati pericolosi dall’Epa, l’Agenzia di Protezione Ambientale degli Stati Uniti, sono di 4.0 picocurie per litro. Così’ Claudio Del Medico Fasano, presidente del Comitato Nazionale per la salubrità’ dell’aria, durante un incontro a Roma sulla situazione delle periferie e delle scuole, organizzato dal Comitato in collaborazione con il Centro Studi Criticalia. L’analisi si basa sul più vasto set di dati sul radon mai messo insieme nel Nord America, e risulta in accordo con un’analisi simile su larga scala effettuata in Europa. Entrambi gli studi forniscono prove dirette e univoche sull’aumento del rischio di cancro ai polmoni anche di fronte a livelli di esposizione residenziale al radon inferiori a quelli indicati dall’Epa.
Il radon (un gas radioattivo, invisibile e inodore che viene prodotto in natura dal decadimento dell’uranio nel terreno) è considerato, dopo il fumo, il secondo fattore di rischio ambientale secondo l’Oms. L’Epa stima che ogni anno esso sia responsabile di circa 21.000 vittime per tumori al polmone. L’esposizione della popolazione italiana a questo cancerogen. In Italia, con la Legge 241/2000, che ha recepito direttive europee, siamo nella fase dell’obbligatorietà del monitoraggio della presenza del radon negli ambienti di lavoro. Tra gli obblighi per i datori di lavoro vi è quello di procedere alla misura delle concentrazioni di attività di radon. Il valore di riferimento è stato fissato in 500 Bequerel per metro cubo di concentrazione media in un anno. Sotto osservazione soprattutto gli ambienti interrati. Secondo il presidente del Comitato nazionale per la salubrità dell’aria, Claudio Del Medico Fasano, bisogna bonificare le costruzioni vecchie, a partire dalle scuole e dagli ospedali che sono gli edifici più a rischio, e quindi puntare a costruire “La Casa Ecologica” e la “scuola ecologica” modulare che, rispetto a quelle ‘tradizionali’, costano addirittura 800-850 euro in meno al metro quadro. Questo tipo di costruzioni, ‘a prova di radon’ – ricorda Fasano – sono più presenti rispetto all’Italia nei paesi anglosassoni, in Svizzera, Germania e addirittura in Slovenia. In Italia le regioni più esposte al gas radon sono il Friuli, la Lombardia e il Lazio, in particolare il viterbese e la zona dei Castelli romani.
Fonte www.centrostudicriticalia.it