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Salute

Allarme Oms, bambini sempre più ‘obesi’

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“Entro 2025 obesità infantile aumenterà del 40%”. I bambini in sovrappeso, oltre ai rischi alla salute, sono meno capaci in attività educative e ricreative

obesoRoma, 19 gennaio – L’Organizzazione mondiale della sanità lancia l’allarme sull’aumento dei casi di obesità nei bambini. Le stime evidenziano come dai 42 mln di bimbi obesi sotto i 5 anni registrati nel 2013 si passerà nel 2025 al numero di 70 mln, una crescita del 40% in soli 12 anni.
“Senza uno sforzo comune – evidenzia l’Oms – l’impatto di una tale epidemia si tradurrà in un maggiore onere economico e sociale per tutte le popolazioni”. La prevalenza di obesità infantile è in aumento in tutti i paesi, con una più rapida crescita nei paesi a basso e medio reddito, soprattutto in Africa e in Asia. La maggior parte dei bambini in sovrappeso o obesi vivono in paesi in via di sviluppo, dove il tasso di incremento è stato di oltre il 30% superiore a quello dei paesi sviluppati. Le conseguenze, oltre ai normali rischi per la salute, sono che il sovrappeso ha un impatto negativo sulla capacità dei bambini di partecipare ad attività educative e ricreative, e impone una serie di oneri economici a livello familiare e sociale. Il direttore generale dell’Oms Margaret Chan ha istituito una Commissione di alto livello contro l’obesità infantile.
“C’è stata una mancanza di consenso a livello mondiale – ha affermato il co-presidente della commissione Peter Gluckman, capo consigliere scientifico del primo ministro della Nuova Zelanda – sul pacchetto di strategie che possono essere più efficaci per prevenire l’obesità infantile in contesti differenti e diverse società. Il ruolo della Commissione è quello di fornire il metodo razionale con cui affrontare la questione che deve essere una priorità globale e fornire soluzioni basate sull’evidenza per sconfiggere la piaga dell’obesità infantile”.

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