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Arte & Cultura

Alla Magnani Rocca un fine settimana indimenticabile

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Sabato 31 ottobre e Domenica 1° novembre vengono aperti al pubblico “Gli armadi segreti” della Villa dei Capolavori

lanciovisiteguidateParma, 29 ottobre- Nella Villa dei Capolavori sede della Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo presso Parma, è viva la presenza del fondatore Luigi Magnani. Aprendo al pubblico, come raramente avviene, gli armadi che custodiscono testimonianze importanti e oggetti preziosi di Magnani stesso e della sua famiglia, viene reso omaggio all’affascinante storia privata di un uomo dal colto e raffinato gusto artistico che dedicò la sua eclettica collezione alla memoria del padre Giuseppe, grande proprietario terriero e imprenditore caseario, della madre, la nobildonna Eugenia Rocca di Chiavari, nipote di papa Benedetto XV, e delle sorelle Ada e Lisetta, le tre donne di Luigi Magnani. Insieme alle memorie segrete di Villa Magnani, la grande mostra “Giacomo Balla Astrattista Futurista”, con oltre settanta opere che presentano al meglio l’evoluzione creativa dell’artista, e il capolavoro “La Sedia di Van Gogh”, opera suprema del grande pittore olandese eccezionalmente prestata alla Magnani Rocca dalla National Gallery di Londra, offrono al visitatore la possibilità di un percorso artistico di grande ricchezza e originalità. La storia della Villa e del suo proprietario si intrecciano con quella degli amati genitori, delle sorelle, morte entrambe ventenni di tubercolosi, e di illustri personaggi del mondo della cultura, dell’aristocrazia colta e dell’arte; tra questi anche l’amico pittore Giorgio Morandi, le cui opere sono esposte al piano superiore insieme a tele di Monet, Cézanne e Renoir. Proprio al piano superiore sono state aperte al pubblico le stanze private di Luigi e della madre Eugenia, che oggi ospitano capolavori d’arte affiancate dai luminosi corridoi con i guardaroba a muro di fine Ottocento, celati dalla boiserie ad ante laccate di bianco, che venivano utilizzati per ordinare gli abiti di famiglia, i raffinati accessori, i corredi e tanti preziosi ricordi. Eccezionalmente questi armadi vengono aperti ai visitatori sabato 31 ottobre e domenica 1° novembre. Sarà così possibile rievocare gli splendori dell’alta società grazie al ricco abito in pizzo nero degli anni trenta che Donna Eugenia indossava quando era ricevuta a corte dalla regina Elena di Savoia, di cui era dama di compagnia. Ancora attuale risulta il prezioso abito da ballo in tessuto arricciato con fili in oro degli anni venti, indossato da Ada, una delle sorelle di Luigi, fra le prime donne in Italia ad adottare il taglio di capelli a la garçonne. Di Luigi Magnani è esposto anche il frac per le serate di gala e il cappello a cilindro, realizzato a Parigi negli anni quaranta, che riporta all’interno le sue cifre. A svelare i gusti di un tempo ci sono anche gli accessori (collane, cinture, borsette, guanti) provenienti dalle più rinomate case di moda dell’epoca, tra cui spicca per la pregevole manifattura l’ombrellino Belle Epoque in pizzo nero e manico in ebano intagliato, oltre alla collezione di vezzosi cappellini che ripercorrono un lungo periodo di storia del costume con modelli dagli anni venti agli anni sessanta, che Donna Eugenia commissionava in via Condotti a Roma. Completano la raccolta per la preziosità della fattura e dei tessuti i magnifici corredi ricamati e cifrati fra Ottocento e Novecento, utilizzati dagli ospiti della Villa, come Margaret, sorella della regina Elisabella d’Inghilterra, Giorgio Morandi, Eugenio Montale; di Montale è esposto anche uno dei rarissimi dipinti del grande poeta Premio Nobel, con la passione per l’arte e la musica, amico fra i più cari di Luigi Magnani.

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