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Cinema & Teatro

Al teatro degli Audaci “RUMORI FUORI SCENA”

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Tempo di lettura: 3 minuti

La pluripremiata  “RUMORI FUORI SCENA” riapproda al teatro degli Audaci in chiusura di stagione.

di Andrea Cavazzini

Un testo quello di Michael Frayn che rappresenta una delle migliori farse mai scritte che ha fatto ridere ovunque sia stata rappresentata. Una meraviglia dell’ingegneria tecnica, un vero e proprio miracolo virtuale  di costruzione comica  che si sincronizza perfettamente con  la calorosa accoglienza e i gusti  del pubblico che ha riempito in questi giorni il teatro a due passi da Porta di Roma diretto da Flavio De Paola.

La commedia di Frayn è un vero e proprio ribaltamento di prospettiva dove il pubblico viene interamente coinvolto trasformandosi da spettatore a parte integrante della messinscena.

Perfettamente costruita tra porte che sbattono, sardine volanti, supposizioni errate, oggetti di scena fuori posto, ingressi e uscite simultanee, insinuazioni sessuali, pantaloni cadenti e caos attentamente gestito: insomma una vera macchina per far ridere.

Una pessima compagnia teatrale sta facendo le prove di una commedia altrettanto pessima chiamata Nothing On. Hanno meno di un giorno fino alla messa in scena del giorno dopo, eppure il cast non ha imparato a dovere le battute, come gestire gli oggetti di scena, e soprattutto come evitare di inciamparci.

Il regista Lloyd (Gianluca Delle Fontane) è come intrappolato su una  nave che sta affondando e vuole finire prima del debutto cercando di fare del suo meglio per gestire questo improponibile cast.

Nel primo atto, gli attori inciampano goffamente in una prova piena di contrattempi alcuni tecnici, come una porta rotta, mentre altri derivano dalla disattenzione degli stessi  attori.

Una su tutte la signora Clackett(Antonella Rebecchi), la governante di casa Brent  che continua a mischiare gli oggetti di scena: “Mettere giù il telefono e uscire con un piatto di sardine. o lasciare le sardine e uscire con il giornale?”.

Nel frattempo due coppie arrivano nel cottage: Garry agente immobiliare che spesso si perde nei suoi ragionamenti e conclude con un “Capito no?” con l’ avvenente e stralunata fidanzata Brooke agente del fisco((i suoi continui “Come? “sono perle di comicità pura) e  i padroni di casa Freddy(un sempre esilerante Antonio Coppola, artisticamente adorabile) al quale basta il sanguinamento del naso per far scattare la risata insieme alla moglie Belinda(Serena Renzi).

All’interno del cottage c’è anche Selsdon(Michele Schena), un attore anziano che interpreta un  ladro che continua a scappare con una bottiglia di whisky in mano.

Nel secondo, la scena si capovolge e il pubblico è invitato a sbirciare nel backstage, con la Compagnia alle prese non solo con lo spettacolo ma soprattutto con i propri affari personali tra ripicche e mini drammi di ciascuno degli attori che inevitabilmente riflettono il loro comportamento sul palcoscenico, rendendo lo spettacolo esilarante. Un irresistibile “pastiche” d’ interruzioni, errori, isterie, conflitti, tensioni, riappacificazioni a cui s’intreccerà anche qualche intrallazzo amoroso che sembra compromettere  le repliche della commedia:

Il triangolo che coinvolge il regista dei primi due tempi con i il timido direttore di scena Poppy (Aurora Sebastiani) e la svampita Brooke(bravissima Giorgia Ferrara)l’unica del cast  che ci teneva particolarmente alla sua parte, dicendo per forza e sempre tutte le battute anche quando non servivano, alle continue prese con lo smarrimento delle lenti a contatto.  L’impicciona  e pettegola Belinda che cerca di infilarsi costantemente negli affari degli altri e lo stressato macchinista di  scena Tim(Ilario Crudetti), sull’orlo di una crisi di nervi.

IL terzo atto  è il culmine dei disastri compiuti  nell’atto precedente  quando le passioni del dietro le quinte esplodono e si riversano in una performance diventata incomprensibile da errori continui, tentativi di recupero, dispetti e disastri di ogni tipo

In definitiva questo “Rumori fuori scena” è un meccanismo perfetto di comicità al pari di un orologio svizzero, grazie alle straordinarie capacita attoriali dei suoi interpreti ma anche ad una sapiente regia di Flavio De Paola impostata non solo sul ritmo serrato ma sulla cura dei movimenti e dei dettagli, cifra stilistica di questo piccolo capolavoro di comicità che ha entusiasmato il pubblico presente agli Audaci uscito con la convinzione di aver speso al meglio i soldi per il biglietto. Si replica fino a domenica 19 maggio.

 

Con Flavio De Paola, Antonio Coppola, Serena Renzi, Gianluca delle Fontane, Antonella Rebecchi, Aurora Sebastiani, Michele Schena, Ilario Crudetti e Giorgia Ferrara 

 

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