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Cinema & Teatro

Al Manzoni di Roma le “Confidenze Pericolose”

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Tempo di lettura: 2 minuti

Al Teatro Manzoni di Roma fino al 23 dicembre in scena Pamela Villoresi, Patrizia Pellegrino, Blas Roca Rey e Paolo Roca Rey nella nuova pièce di Daniela Morelli per la regia di Diego Ruiz

di Andrea Cavazzini

Lui Bruno, professore metodico dai ritmi scanditi da una quotidianità fatta di abitudini e certezze. Lei Emma vibrante ed energica psicologa ops sarebbe meglio dire “Counselor” come ama definirsi, appassionata di canottaggio che inizia a sentire il peso dei 35 di vita coniugale. Daniele il figlio, alla ricerca della propria indipendenza e dagli ultimi lacciuoli di una madre un pò troppo apprensiva. Questo il bel quadretto che fa tanto famiglia che fotografa le prime battute di “Confidenze Pericolose” la commedia degli equivoci scritta magistralmente da Daniela Morelli per un quartetto di attori di grande esperienza. In questo clima permeato di scandita e pericolosa quotidianità, irrompe un imprevedibile uragano biondo di nome Serena, una soubrette pajettata che si esibisce nel suo locale Chic & Chiffon con qualche problema di relazione interpersonale, sentendosi praticamente inascoltata, eccetto quando sale sul palco. Una ragazza briosa, a tratti ingenua e un pò sognatrice si affida nelle mani e alla sapienza di Emma per ritrovare un pò di autostima perduta e riappropriarsi di un’esistenza non sempre facile e dalla voglia di un uomo che sappia renderla felice, magari anche con dei marmocchi per sentirsi definitivamente realizzata. Nel frattempo Daniele annuncia che si trasferirà a vivere dal suo amico trombettista Giovanni….

E seduta dopo seduta Serena acquisita la fiducia nella sua terapeuta si lascia andare a confidenze sempre più personali e forse un pò troppo imbarazzanti che basta poco per renderle….’pericolose. Con tutta una serie di colpi di scena divertenti da apportare a questa pièce una ventata di leggerezza e allegria grazie ad un testo ben congegnato, ma anche merito di un quartetto di artisti di razza a cominciare da Pamela Villoresi notoriamente “etichettata” come interprete di teatro serio come se questo non lo fosse, ma che ben figura nel ruolo della madre, moglie e psicologa decisamente ben congegnato, una Patrizia Pellegrino scoppiettante nel ruolo della soubrette imprevedibile, senza per questo mai rinunciare alla sua napoletanità che risulta un valore aggiunto alla sua interpretazione. Un poliedrico Blas Roca Rey reduce dal recente successo sempre dal palco del Manzoni con “L’anno prossimo…alla stessa ora” nelle vesti del professor precisino e la sorpresa Paolo Roca Rey figlio di cotanto padre(ottima l’intuizione di farli lavorare insieme per rendere ancora più reale il rapporto padre/figlio).

Funzionale ed elegante la scenografia di Salvo Manciagli nel saper ricreare sul palco tre ambienti diversi dando cosi continuità all’azione scenica. Il tutto sapientemente miscelato dal regista Diego Ruiz che ha saputo imprimere alla commedia un ritmo incalzante e un finale geniale per gli appassionati del più recente cinema di Kubrik ma anche un occhiolino a Casablanca!!

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