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Ad Amatrice commemorazione e raccolta fondi per la ricostruzione

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Durante l’evento del 2 settembre sarà presentato  l’ultimo libro di Barbara Appiano “Città senza semafori e case con le ruote”, e il ricavato della vendita in tale circostanza sarà devoluto al comitato ‘Ricostruiamo Saletta’

Il comitato ‘Ricostruiamo Saletta’, frazione di Amatrice, ha organizzato per domenica 2 settembre prossimo una giornata, con una messa, in ricordo delle vittime del terremoto del 24 agosto 2016.

Per l’occasione il comitato ‘Ricostruiamo Saletta’ ha indetto una raccolta fondi con il  fine di poter ricostruire il borgo-frazione di Saletta.

Il comitato ha invitato all’evento, oltre le varie autorità anche la scrittrice Barbara Appiano, che aveva visitato Saletta e le zone limitrofe il 19 e 20 maggio scorso, prendendo a cuore la causa dei terremotati.

Nella circostanza l’autrice intervisterà alcune vittime e sopravvissuti del terremoto per indagare sugli effetti psicologici della catastrofe.

Testimonianze che si andranno ad aggiungere a quelle già raccolte in maggio per il libro in fase di stesura che si chiamerà “Tutto in una vita, tutto in un minuto”, in cui l’io narrante sarà il terremoto in prima persona, che alla fine chiederà anche perdono per quanto provocato.

Durante l’evento del 2 settembre sarà presentato  l’ultimo libro di Barbara Appiano “Città senza semafori e case con le ruote”, e il ricavato della vendita in tale circostanza sarà devoluto al comitato ‘Ricostruiamo Saletta’.

“Sarà per me un impegno costante, quale lavoratrice ‘socialmente utile’, rendere partecipi gli italiani di buona volontà alla condivisione delle tante calamità naturali, e non, di cui il nostro paese è afflitto e di cui mi occupo costantemente. Dalla sanità alla valorizzazione del territorio, piuttosto che le discariche abusive e l’inquinamento industriale incontrollato che trova in Italia terreno facile per la mancanza di cultura del territorio e dell’ambiente. Materie che secondo me dovrebbero diventare discipline scolastiche da insegnare ai bambini delle scuole primarie” dice la scrittrice.

“Meno telefonini, più coscienza del territorio e più empatia verso vittime delle tante catastrofi di cui soffre il nostro bel paese: è necessaria una divulgazione capillare tramite le scuole partendo dalle primarie, su cosa e come fare per rendere questo paese uno dei tanti mondi possibili dove poter abitare” continua ancora Barbara Appiano.

“Propongo di scrivere un decalogo a più mani con altri scrittori, geologi, ingegneri e storici dell’arte da utilizzare nelle scuole, come fosse una fiaba o un fumetto con illustrazioni stile cartone animato, perché i bambini imparano velocemente e le immagini con le spiegazioni come se si trattasse di una fiaba, la fiaba del nostro paese. Potrebbe diventare un modo per trasmettere l’amore per l’ambiente, l’arte e la natura, valori che per essere salvaguardati necessitano di una divulgazione che coinvolga i più piccoli in modo ‘sentimentale’, partendo dal cuore: soprattutto il loro, quello dei bambini è grande e innocente” conclude la scrittrice.

Parole semplici ma efficaci per educare coloro che un giorno saranno la classe dirigente del nostro bellissimo paese.

Bisogna porre fine ai crolli per terremoti, e ai disastri per fiumi e ponti mal conservati.

L’ambiente è la nostra casa primaria e fonte di vita, e dobbiamo tutti capire che dobbiamo proteggerlo anche dall’egoismo e dal profitto senza pudore, che sempre più cerca di colonizzare senza remore le nostre stesse vite.

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