Bandelli Line, un piccolo brand italiano specializzato in braccialetti, sfida i grandi marchi internazionali di bijoux, a Homi 2016, evento crocevia di brand blasonati ed emergenti di moda e design, in una gara rivolta tutta alla ricerca del bello…
Monza, 19 gennaio 2016 – Si terrà Milano, la città della moda e del fashion, dal 29 gennaio all’ 1 di febbraio prossimi, Homi 2016, uno dei più importanti eventi di moda e design, crocevia tradizionale dei marchi emergenti ma anche di quelli più blasonati. Dopo i consensi ed i successi natalizi ottenuti con la partecipazione all’Artigiano in Fiera, il mese di gennaio si presenta denso di opportunità per la Bandelli Line, il brand italiano dedicato ai braccialetti, creato dall’imprenditore brianzolo Franco Bandelli, a partire proprio dalla partecipazione a Homi 2016. La casa brianzola presenterà a Homi la nuova collezione di braccialetti in alluminio, acciaio e resine polimeriche anallergiche dai colori più diversi, passando dalle tonalità più serie sino ad arrivare ai colori più sgargianti, e cercando di interpretare le esigenze di una clientela sempre più esigente e raffinata. In particolare in vista della imminente giornata di San Valentino, festa degli innamorati, verrà infatti presentata a HOMI la collezione “Ti voglio bene” costituita da piacevoli braccialetti decorati da una frase smaltata incisa sul metallo. Inoltre gli sportivi e gli amanti del calcio avranno modo di apprezzare gli ultimi bracciali dedicati ai tifosi e alle squadre del cuore. “Siamo lieti che il mercato abbia apprezzato i nostri braccialetti, – afferma con convinzione Franco Bandelli – gli esordi sono stati difficili per via dei marchi blasonati e dei tempi odierni non certo favorevoli a lancio di una nuova iniziativa imprenditoriale ma abbiamo sempre creduto nel prodotto che proponiamo, in quanto davvero di ottima fattura e proposto ad un prezzo di favore. Si tratta inoltre di interpretare al meglio il senso estetico della clientela e, credetemi, non è per nulla semplice. Contiamo solo sulle nostre possibilità e sull’apprezzamento del mercato, giudice ultimo di ogni imprenditore.”
