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6° edizione della Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri (GIRD): l’impegno del Corpo Italiano di San Lazzaro 

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6° edizione della Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri (GIRD): l’impegno del Corpo Italiano di San Lazzaro 

La Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri 2021 vede la sinergia tra Corpo Italiano di San Lazzaro e Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo: la Next Generation si ispira ad un glorioso passato per prevenire catastrofi future 

di G. Marco Ferone 

 

Si è tenuta il 13 ottobre a Roma, nella prestigiosa sede della Lega Italiana dei Diritti Umani (LIDU), la sesta edizione della Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri (GIRD), organizzata dal Corpo Italiano di San Lazzaro (CSLI). La data del 13 ottobre non è casuale. Si tratta del giorno fissato dalle Nazioni Unite, che di questa Giornata sono la fonte.  

La sede ha accolto i partecipanti in un’atmosfera profondamente storica. Le finestre guardano all’Altare della Patria e al Quirinale. Alle mura vi sono stampe dell’impresa risorgimentale e dei suoi fautori. Un legame con uomini del passato che continuano a dare la possibilità a quelli del presente di parlare al futuro. È stato proprio questo il tema della GIRD 2021, intitolata Next Generation: un’occasione per discutere di prevenzioni delle catastrofi per le prossime generazioni. Un “per” che mantiene la sua antica doppia valenza nella lingua italiana: inteso come “in vista di” e come “attraverso”.  

Nel pubblico e tra i relatori la presenza giovanile non è mancata. Oltre ai due esperti del settore della prevenzione dei disastri, Anna Marzo del centro ENEA, e Roberto Pizzi dell’Associazione Nazionale Disaster Manager, è intervenuta Emanuela Palmieri, giovanissima segretaria di Roma di MSOI – UNYA Italy. A moderare il tutto era presente Francesco Gaudiosi, anche lui giovane studioso, Vice Presidente e Direttore del Centro Studi Internazionali (CSI). Generazioni a confronto e in collaborazione, unite per l’obiettivo comune di prepararsi al futuro.  — CONTINUA

Dall’introduzione da parte del Presidente Nazionale del CSLI, Antonio Virgili, e di Eugenio Ficorilli, Presidente Nazionale della LIDU, passando per gli interventi dei relatori e del moderatore, a emergere come cuore del dibattito è stata proprio la riflessione sull’importanza della preparazione agli eventi catastrofici, alla pianificazione della risposta. Una preparazione che non può passare esclusivamente attraverso la tecnica, ma anche per l’educazione culturale e umana, e il coinvolgimento di tutti i soggetti.  

In questo senso, è importante parlare degli intrecci di discipline e obiettivi, messi in luce da Pizzi e Marzo; il primo tra conoscenze tecniche e soft skill necessarie alla formazione di un disaster manager, la seconda all’importanza dell’ingegneria per la conservazione dei beni culturali, centrali per il nostro paese, nell’ottica di preservarle per le generazioni future. Gli interventi di questi esperti hanno presentato con grande efficacia una prospettiva in cui conoscenze umanistiche e scientifiche si fondano in vista, ancora, di un unico obiettivo. Una prospettiva elaborata e rafforzata dall’intervento di Emanuela Palmieri sul diritto alla conoscenza e sugli sforzi necessari a garantire una corretta informazione per tutti, presupposti irrinunciabili ad attuare strategie che permettano di creare un futuro in grado di fronteggiare i disastri. 

La GIRD è proseguita il 15 ottobre con una serie di interventi online da parte di esperti provenienti dalla UN Youth Delegates Italy, Will Media e l’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia, e ancora CSLI e CSI. 

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